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Se la vera truffa è vendere l'olio sottocosto

Quando al supermercato vedo sullo scaffale un extravergine a 2,99 euri anziché male ne penso malissimo

Se la vera truffa è vendere l'olio sottocosto

Se ci tolgono anche l'olio ci rimane il burro, potrei dire con qualcosa che somiglia a una battuta ma ha una base scientifica: le ultime ricerche nutrizionistiche fanno notare come consumare burro anziché olio d'oliva non modifichi in modo significativo il livello di colesterolo nel sangue...

Detto questo, e nonostante la mia lussuriosa propensione per i grassi animali, strutto compreso, non ho mai usato burro per condire l'insalata e mai, se la ragione continuerà ad assistermi, lo userò. Nonostante l'inchiesta del procuratore Guariniello che oggi ipotizza la truffaldina presenza di olio non extravergine in numerose bottiglie etichettate come olio extravergine e distribuite da marche extrafamose quali Bertolli, Carapelli, Sasso.

Posso dire che non mi sembra una gran notizia? Io personalmente sono tanto garantista quanto andreottiano, e quindi da un lato credo sia troppo presto per emettere condanne, dall'altro che a pensar male si faccia peccato però spesso ci si indovini. Quando al supermercato vedo sullo scaffale un extravergine a 2,99 euri anziché male ne penso malissimo, e ne sto alla larga senza bisogno di Guariniello. Sarà che ho molti amici produttori i quali, mi raccontano, se dovessero vendere a quei prezzi lascerebbero tranquillamente le olive sugli alberi. Sì le offerte, sì il sottocosto, ma c'è un limite a tutto.

Se non potessi permettermi un buon olio d'oliva spremuto a freddo, leggermente piccante, mi mangerei il radicchio scondito: meglio capre che allocchi.

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