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Il segretario di Bonafede che si è laureato in 9 anni

Daniele Longo assunto dopo l'esperienza con M5s alla Camera e un corso alla Link. Giallo sul suo compenso

Il segretario di Bonafede che si è laureato in 9 anni

Il rapporto fiduciario è innegabile, almeno dal punto di vista geografico. Siciliano è l'uno, Alfonso Bonafede, siciliano anche l'altro, Daniele Longo. Il primo è ministro della Giustizia, nato a Mazara del Vallo. Il secondo è il suo segretario particolare, palermitano. Entrambi avvocati, hanno concluso gli studi lontano da casa: il primo laureato a Firenze, il secondo a Bologna. Bonafede e Longo si incontrano però solo recentemente, quando il neo segretario particolare, a metà aprile scorso, diventa il collaboratore parlamentare di Bonafede, che all'epoca era ancora ministro solo in pectore.

Prima dell'ultima primavera, nella scorsa legislatura, mentre l'attuale ministro era vicepresidente della commissione Giustizia, Longo lavorava per il Movimento Cinque stelle, ma sotto diverse coordinate: era infatti al fianco di Giulia Di Vita in commissione Affari sociali. Ma la deputata inciampò nella querelle delle firme per le amministrative siciliane e così, pur restando in buoni rapporti con lei anche quando la Di Vita s'era sospesa dal movimento passando al gruppo misto, Longo è andato a collaborare con Bonafede. Del quale dal 5 giugno è diventato segretario particolare.

Nel curriculum non c'è di rilevante solo quel dettaglio anagrafico che localizza in Sicilia i natali del ministro e del suo collaboratore. C'è anche un corso di «Alta Formazione in Attività Parlamentare e Tecnica Normativa» che Longo ha seguito alla Link Campus University, l'ateneo romano fondato da Vincenzo Scotti e divenuto emblema della nuova classe dirigente a Cinque Stelle. Prima del corso, ovviamente, anche la laurea. Il percorso universitario di Longo è stato piuttosto lungo. Si è iscritto a Giurisprudenza a Palermo nel 2002, a 19 anni, e dopo quattro anni passati nell'ateneo siciliano (e uno all'estero, a Vilnius, per l'Erasmus), Longo ha cambiato sede. E marcia. Iscrivendosi a Bologna e laureandosi tra 2007 e 2011, portandosi finalmente a casa - dopo nove anni - il «pezzo di carta», con la votazione di 103/110.

Da allora, dopo un annetto di pratica legale, è iniziato anche l'avvicinamento di Longo al M5s, e dopo le elezioni della scorsa legislatura anche i corsi e le summer school per collaboratori parlamentari, tra cui quello alla Link Campus. Il tutto mentre lavorava in commissione Affari Sociali, meritandosi persino, nel 2014, una «dedica» speciale da parte della Di Vita, che scrisse un post sul suo blog per elogiare Longo, definito il suo «alter ego»: «Non è del Movimento 5 Stelle, è un palermitano emigrato, come tanti, un ragazzo che ha passato gran parte della sua vita a studiare e faticare per costruirsi un futuro che altri gli hanno distrutto». Un - lungo - corso di studi e una gavetta che hanno portato all'incarico ottenuto a inizio giugno, garantendogli la poltrona nella segreteria del ministro. Longo dovrà occuparsi di curare «l'agenda, la corrispondenza e i rapporti del ministro con soggetti pubblici e privati». Con un piccolo giallo sul compenso. Che, a un mese e mezzo dall'inizio del rapporto di lavoro, è ancora «in corso di determinazione», stando alla scheda di Longo riportata nella sezione «amministrazione trasparente» del ministero di via Arenula. Lì, appunto, c'è il curriculum del segretario di Bonafede e la data del decreto di nomina da parte del ministro. Il documento che dovrebbe anche indicare il compenso. Ma il decreto - spiegano da via Arenula - non viene reso pubblico per una consuetudine ministeriale adottata quando gli atti riguardano singoli individui.

Andrebbe, per legge, indicato comunque il compenso, dato pubblico.

Tanto più che parliamo del Movimento che ha da sempre fatto della trasparenza la propria bandiera.

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