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Il segreto per vivere felici è vestire colorato

V ivete colorati. È autunno, arrivano le piogge, e presto sarà l'inverno? Non ha importanza: il colore non conosce stagioni, non conosce età né mode. Maglie, camicie, scarpe, calze: tutto può, tutto deve essere colorato. Non abbiate paura, non siate timidi, non negatevi la possibilità di gioire del colore. Che sia inverno o estate, il colore vi salverà. Vi salverà l'umore, lo spirito. Vi salverà la vita. «Tutto al mondo deve essere coloratissimo», scriveva negli anni Cinquanta il grande architetto milanese Gio Ponti. Chi vive in mezzo al colore, chi sa godere del colore è una persona felice, chi si priva del colore si porta addosso una patina di tristezza, di monotonia, di noia. Il colore non annoia. Il colore rende più liberi e gioiosi. Colorate le vostre case, i vostri abiti, i vostri pensieri. Colorare i muri, i pavimenti. Colorate voi stessi. Qualcuno pensa che vestirsi di grigio o di nero sia in linea con la tradizione, dunque sia più dignitoso. Ma non è così. La tradizione italiana, come quella francese o inglese o spagnola, abbonda da sempre di colori. I quadri del nostro Rinascimento sono pieni di colori, e di colori erano piene le vesti e le case dei nostri lontani antenati. Non basta colorare, bisogna avere un sentimento, un animo colorato. I colori rispecchiano le mille variazioni della nostra anima. Bisogna amare i colori, perché i colori sono l'espressione della natura, dunque del divino. In India, la terra più spirituale che esista, il colore è la normalità, la regola. In India, tutti vivono immersi nel colore. Vivere nel colore è dunque come stare in India, o come andare al mercato dei fiori di Londra o di Parigi, assaporando i profumi e beandosi a un tempo della gioia dell'olfatto e della vista. Vivere colorati è come andare al mercato della frutta a Marrakesh, come immergersi in una festa di paese nel Sud Italia, piena di suoni, di canti, di parole, di dolci e di luminarie colorate. È come entrare nei riflessi di una vetreria a Murano o fare un viaggio nelle porcellane di Mennecy. Vivere colorati è come visitare un grande museo pieno di pittura rinascimentale o come immergersi in un quadro impressionista. Vivere colorati non significa essere decorativi: significa essere liberi, gioiosi, aperti alla bellezza della natura e della vita. Il colore apre a un'esperienza estatica, prima ancora che estetica. Tutta la vita è un'estasi quando c'è il colore. Non è un caso se moltissimi artisti hanno celebrato il colore: il colore è creatività, gioia, spensieratezza, allegria. Il colore è una festa per gli occhi, è un tripudio dell'anima.

Vivete colorati: vi sentirete più felici.

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