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«Semplice, lineare, glamour Ecco la mia donna Dondup»

Matteo Marzotto racconta i primi 4 mesi a capo del marchio: «Amo questo stile, riflette il sapere italiano»

Matteo Marzotto, presidente di Dondup da 4 mesi, traccia un bilancio mentre viene presentata la collezione donna del prossimo inverno.

Dondup segna il suo ritorno nel mondo della moda, è un ritorno felice?

«Direi di più: una magnifica esperienza anche dal punto di vista umano. Sono amico e vado molto d'accordo sia con l'amministratore delegato Marco Casoni, sia con Andrea Ottaviano, managing director del fondo proprietario di Dondup. Inoltre ho un ottimo feeling con Manuela Mariotti che guida il team stilistico interno. Trovo faccia un lavoro pazzesco nel cosiddetto contemporary, un segmento molto particolare della moda».

Di cosa si tratta?

«È un tipo di prodotto per sua natura trasversale. Parte dal jeans e arriva al cappotto che può essere portato anche da una signora glamour, la classica donna che abitualmente veste alta moda o giù di lì».

Lei viene da quel mondo, cosa le può dare in più Dondup?

«Sono esperienze molto diverse e questo le rende ugualmente interessanti. Trovo moderno non avere l'ansia da prestazione creativa ma mi piace anche la quotidianità di un prodotto pensato e che comunque esprime il meglio del sapere italiano. Per esempio Dondup ha un know how impagabile sul jeans: abbiamo in archivio oltre 5000 paia di 5 tasche, il modello più difficile sul fronte della vestibilità. Su questo siamo decisamente imbattibili, ma ci muoviamo bene anche sul total look».

Su cosa dovete ancora lavorare?

«Siamo un po' troppo italiani a livello distributivo: seguire i mercati esteri è un'azione strategica fondamentale. Stiamo infatti ragionando con la Korea e muovendoci su Far East e Cina Costiera ma tra aprile e maggio lanceremo l'e-commerce. Apriremo presto uno show room e forse un negozio a Roma».

Cosa le piace in particolare della nuova collezione?

«La femminilità a 360 gradi anche nei pezzi più sportivi e quotidiani. Mi piace che tutto sia semplice, pulito e lineare, ma una donna deve essere e sentirsi tale anche con un cappotto austero. Allo stesso tempo un filo di lurex nella maglieria e i tagli speciali dei capi non li fanno mai scivolare nell'eccentricità fine a se stessa».

DaFe

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