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Serge Latouche: "Auspicabile la fine dell'Ue"

Il filosofo francese contro un'Europa "costruita nel senso contrario al buon senso": "È meglio che crepi"

Serge Latouche: "Auspicabile la fine dell'Ue"

Serge Latouche, filosofo ed economista francese, padre della teoria della decrescita, entra a gamba tesa sul dibattito scatenato dal referendum greco e lo fa dal Festival della sostenibilità che si è svolto a Ripe San Ginesio: "Sembra che l’uscita della Grecia sia l’inizio di una fine, ma direi una fine auspicabile perché questa Europa costruita nel senso contrario al buon senso è meglio che crepi".

Secondo Latouche, risolvere la crisi greca "non è così difficile, conosciamo tutti le soluzioni: ritrovare la sovranità monetaria, fare una politica per ricreare il tessuto industriale, una forma di autarchia e una politica protezionista. La transizione pone sempre dei problemi, ma la Grecia ha vissuto fuori dall’Europa e dall’euro per secoli e non stava male".

Secondo il filosofo francese, dunque, non si tratta di una catastrofe: "Naturalmente non sarà facile ma la situazione già oggi è catastrofica, hanno poco da perdere e tanto ad guadagnare se i responsabili del governo saranno in grado di fare una politica intelligente per rilocalizzare la produzione e investire nei settori importanti".

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