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Serracchiani finta paladina delle donne vieta lo sciopero alle addette alle pulizie

Lo studio legale che fa capo alla ex vice di Renzi contestato dai sindacati

Serracchiani finta paladina delle donne vieta lo sciopero alle addette alle pulizie

Niente di preoccupante. È la solita ipocrisia spicciola della sinistra. In particolare della sinistra renziana alla quale, l'ex rottamatore e i suoi adepti, ci hanno abituato dal 2014 in poi. Fare le morali a tutti per poi comportarsi allo stesso modo.

L'ex governatore del Friuli, ex vice segretario del Pd con Matteo Renzi, Debora Serracchiani, dimessasi da tutto come il suo mentore dopo il risultato catastrofico del 4 marzo, eccetto che dai suoi privilegi in Parlamento, è tornata a fare, quasi a tempo pieno il suo vecchio lavoro di avvocato a Udine dove vive dal 1994, e dove ha iniziato allo studio legale Businello, Virgilio, De Toma specializzato in diritto del lavoro. Ebbene il suo studio è oggi al centro di una odiosa polemica innescata dal socio della Serracchiani, l' avvocato friulano Lorenzo Gennari , legale della Euro & Promos FM Spa, colosso delle pulizie con appalti per grandi aziende private e pubbliche.

Il 27 aprile l'avvocato Gennari scrive alla Fisascat-Cisl di Torino «in nome e per conto della Euro & Promos FM Spa» e si dice stupito riguardo all'intenzione di scioperare da parte delle lavoratrici dell'azienda. Lui è stupito che quelle donne vogliano incrociare le braccia sebbene sfruttate e malpagate . Eppure la Serracchiani sua collega, paladina della sinistra e dei lavoratori, sostenitrice delle donne senza se e senza ma, protettrice delle femministe, quella che ha inviato ai sindaci il manuale delle buone maniere, vieta loro di scioperare : «Vi diffidiamo dal proseguire nello sciopero, nell'eventualità in cui tale vostro comportamento dovesse causare danni alla società, gli stessi dovranno essere da voi risarciti ».

Stupiti sono invece i sindacalisti Fisascat, che hanno annunciato la mobilitazione degli addetti alla pulizia degli uffici postali del Torinese, quando hanno scoperto che quella minaccia arrivava dal socio della Serracchiani. Un avvertimento così pesante da parte di chi si è sempre dichiarata dalla parte dei lavoratori (ma soprattutto delle lavoratrici) che nel caso della Euro & Promos FM Spa hanno più volte denunciato condizioni di lavoro precarie e buste paga da fame. Ma Gennari ha negato una «permanente situazione di caos a meno che il caos non sia una mancata comprensione da parte vostra delle dinamiche dell'appalto. Se un tanto corrispondesse al vero, la responsabilità non sarebbe certamente dell'azienda». Insomma si sono prese pure delle bugiarde. Il sindacato torinese replica: «Il diritto di sciopero è costituzionalmente garantito e la sua legittimità non è in alcun modo sindacabile da parte del datore di lavoro».

Ma evidentemente per la Serracchiani, che non ha mai primeggiato per simpatia, vale l'espressione dantesca Vuolsi così colà dove si puote/ciò che si vuole, e più non dimandare. Oppure valeva?

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