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Servizio civile, una proposta intelligente

Servizio civile, una proposta intelligente

Finalmente una proposta sensata. Speriamo non sia solo una boutade, ma l'idea di Matteo Renzi di rendere obbligatorio il servizio civile per i giovani è da accogliere positivamente. Certo, per ora è soltanto un annuncio e il progetto è tutto da scrivere. Ma sembra la strada giusta da percorrere. Anzi, bisognerebbe avere il coraggio di mettere in campo qualcosa di più incisivo per i ragazzi. «Penso e credo che dovremmo mettere in campo, per la prossima legislatura, una proposta per cui ciascuna giovane donna e ciascun giovane uomo possa fare almeno un mese di servizio civile obbligatorio», ha detto Renzi. Un mese pare insufficiente, ne servirebbero almeno da sei a dodici, appaiandolo con la reintroduzione della leva militare. Com'era in passato, quando i giovani sceglievano se indossare la divisa o fare il servizio civile alternativo.

Qualcuno inorridirà all'idea, ma chi ha dovuto farlo, a parte qualche eccezione, non può negare che sia stato formativo, in tutti i sensi. E oggi lo sarebbe più di ieri. Il mondo virtuale rende sempre più problematiche le relazioni reali e gran parte dei ragazzi incontra ostacoli e difficoltà non di poco conto quanto deve confrontarsi con il lavoro, con la vita quotidiana. L'autonomia e l'indipendenza sono rinviate a un futuro che pochi pensano di costruirsi.

È vero, per i giovani le occasioni di lavoro sono pressoché minime. È altrettanto vero che spesso, quando lo trovano, sono sottopagati e scarsamente tutelati. Ma questo non significa dover fuggire di fronte alle esperienze che, per quanto dure, ti faranno crescere. Non sarà un cammino facile per chi governerà, basti vedere che la sola proposta di alternanza scuola-lavoro è stata accolta con violente proteste dagli studenti di tutta Italia. Oppure leggere i commenti che hanno accolto la proposta di Renzi sui social network: una valanga di critiche, anche pesanti. C'è chi parla anche di vendetta del governo per le proteste degli studenti. Sciocchezze. Il punto è uno solo: mancano lo spirito di adattamento, la forza di prendersi delle responsabilità, di affrontare dei sacrifici, piccoli o grandi che siano. Questo significa crescere, andare avanti, misurarsi con il mondo. E per quanto possano essere poco divertenti il servizio civile o militare, restano sicuramente un viatico per tutte le giovani generazioni. Non stiamo parlando di disciplina, ma di piccole cose quotidiane, come la puntualità, l'impegno a portare a termine un compito, imparare cose nuove o aiutare gli altri.

Insomma, fare i primi passi per diventare adulti.

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