Politica

A sette anni frattura il naso alla maestra con una testata

Marco Gemelli

Firenze Mercoledì aveva lanciato un coltello a mensa prima di essere fermato dagli insegnati. Il giorno dopo è arrivato a colpire con una testata la maestra che è stata costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso per il naso fratturato. Autore del duplice gesto è un bambino di appena sette anni, la cui situazione è ben conosciuta nella scuola elementare di Coverciano, alla periferia di Firenze. Nonostante gli episodi, però, insegnanti e dirigenti hanno le mani legate: i genitori del piccolo rifiutano infatti di far visitare il figlio per certificare una condizione di disagio, bloccando così il processo di attivazione di percorsi di assistenza. E così, nel giro di pochi giorni, il bambino ha messo a repentaglio l'incolumità dei suoi compagni e della maestra. La donna, in particolare, giovedì era seduta in cattedra quando il piccolo le si è avvicinato e l'ha colpita in pieno con una testata: l'insegnante è rimasta stordita per qualche secondo, poi ha chiamato il dirigente scolastico ed è stata portata in ambulanza in ospedale con una prognosi di sei giorni per sospetta frattura del naso.

Appena il giorno prima era toccato al lancio del coltello in mensa, segno di un disagio evidente che però non riesce ad essere incanalato nei percorsi previsti dal sistema scolastico perché la famiglia rifiuta di ammettere fino in fondo l'esistenza di un problema. E così è da mesi che l'intera seconda elementare della scuola di Coverciano resta in balia di un bambino di sette anni, non nuovo a improvvisi scatti di rabbia e violenza, comn il risultato collaterale di veder rallentare il programma didattico. A nulla sono servite le segnalazioni del corpo docente al dirigente scolastico, perché finché le problematiche del bambino non vengono certificate, non è possibile prevedere insegnanti di sostegno. Nei giorni successivi alla testata alla docente, che sta valutando se intraprendere azioni legali, il piccolo non è tornato a scuola. Sembra sia difficile trovare una supplente.

A riprova che non si tratta di un caso isolato c'è un altro recente episodio, riportato da la Nazione, avvenuto nel quartiere fiorentino dell'Isolotto: una bimba avrebbe tirato una sedia contro l'insegnante, che per lo stress è svenuta.

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