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La sfida di Bertolaso: "Roma, città terremotata da ricostruire"

Salvini attacca: "Il progetto di Bertolaso non è né chiaro né condiviso". La replica: "Fu lui a dirmi: punto su di te, vogliamo vincdere"

La sfida di Bertolaso: "Roma, città terremotata da ricostruire"

Guido Bertolaso è in campo. Ed è pronto a combattere. Archivia le polemiche sui rom ("Si è fatta una tempesta in un bicchier d'acqua"), replica a Matteo Salvini rivelando che lui stesso gli aveva detto che avrebbe puntato su di lui per vincere e si concentra su Roma. "È una città terremotata - dice a Repubblica Tv - chi la ricostruisce? Chi vuole fare polemica politica con i suoi rappresentanti di area o chi si è già buttato nella mischia? Io ho un curriculum professionale".

Aldilà delle polemiche, Bertolaso vuole impegnarsi su Roma. Proprio come, quando era a capo della Protezione Civile, ha fatto con l'Italia. "Io lavoro per ricostruire Roma - spiega - è una città bombardata, non me ne vogliano i cittadini aquilani, ma Roma è una città terremotata". E Bertolaso ha già più volte messo la faccia sui problemi e li ha risolti. "Io lavoro per ricostruire e riorganizzare la città più bella del mondo - spiega nel corso del video forum su Repubblica Tv - nella mia vita ho una grande colpa, se prendo un impegno lo porto fino alla fine". E non manca di lanciare una frecciata a Salvini: "Di ruspe ne parlano tanti, io parlo di sistemi democratici per evitare che questa gente viva nella totale illegalità. Io non vado in giro ad ascoltare solo problemi, ma cerco soluzioni".

Il braccio di ferro con Salvini, però, non è finito. Le divergenze all'interno del centrodestra sonbo ancora forti e contrappongono il leader della Lega Nord a Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia. "Se devo prendermi del rompiscatole, benissimo - mette in chiaro Salvini in una intervista al Corriere della Sera - prendo e porto a casa. Ma io lavoro per ricostruire il centrodestra. E la condizione indispensabile per farlo è la chiarezza - conclude - il progetto di Bertolaso non è né chiaro né condiviso". All'ex direttore della Protezione Civile non interessa andare allo scontro frontale con Salvini, ma ci tiene a mettere i puntini sulle "i". Per questo ricorda quando si trovava a Londra e ha parlato a lungo col leader del Carroccio.

"Lui mi ha detto: punto su di te perché noi vogliamo vincere - rivela - così ho chiamato Berlusconi e ho accettato la candidatura".

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