Elezioni Politiche 2018

Sfila l'esercito azzurro della Lombardia: "Saremo la classe dirigente del gruppo Fi"

In corsa avvocati e atleti. Galliani: "Lavorare con il Cav come un master a Yale"

Sfila l'esercito azzurro della Lombardia: "Saremo la classe dirigente del gruppo Fi"

Milano - C'è l'avvocato, il fiscalista, l'atleta, l'amministratore pubblico, l'imprenditore e il pensionato. È la pattuglia lombarda che, al Garden Inn di viale Monza a Milano, sfila in attesa della pugna del 4 marzo. La crème tirata su da Silvio Berlusconi e che, con ogni probabilità, sarà pure forza trainante dei prossimi gruppi forzisti. Come dice il capogruppo al Senato Paolo Romani, s'è lavorato col pallottoliere ed è risultato evidente che «ci saranno qualcosa come 200-210 parlamentari di Forza Italia - assicura Romani - E 40-45 saranno lombardi. Questo vuol dire che ci aspettano cinque anni in cui saremo il gruppo dirigente di questo gruppo parlamentare». In effetti tutti i sondaggi colorano di azzurro la Lombardia, regione dove il Cavaliere dovrebbe fare il pieno. Blindati gli uscenti Mariastella Gelmini, lo stesso Paolo Romani, Valentino Valentini, Alfredo Messina, Salvatore Sciascia, Licia Ronzulli, Sestino Giacomoni, Gregorio Fontana, Michela Vittoria Brambilla, Giancarlo Serafini, Andrea Mandelli, Laura Ravetto. Seggio sicuro anche per qualche new entry, volto noto o meno: saranno senatori Adriano Galliani e Stefania Craxi che ha pure il paracadute correndo sia all'uninominale a Monza sia al proporzionale a Pavia-Cremona-Lodi-Mantova. Per Galliani sarebbe l'esordio nel Palazzo ma con Berlusconi ha lavorato una vita: prima nelle tv (costruiva antenne negli anni Settanta) poi nel Milan. «Lavorare con il presidente è come fare dei master a Yale e ad Harvard», confessa prima di ricordare di essere «brianzolo purosangue perché sono partito da Lissone». Deputato certo anche Pasquale Cannatelli, per vent'anni a Mediaset. Legatissimo a Berlusconi, seppure giovanissimo, è Francesco Ferri, candidato per la Camera al collegio Seregno-Monza-Gorgonzola: patron della Innext, società di consulenza strategica, è stato vicepresidente dei giovani confindustriali ed è guida del Centro studi del pensiero liberale. Anche la graziosa e caparbia Giusy Versace, atleta paralimpica e figlia di un cugino dei celebri Donatella, Santo e Gianni, è in gara col paracadute per la Camera: in lista sia all'uninominale, sia al proporzionale. A 28 anni perse entrambe le gambe in un incidente di auto e da 8 anni corre con delle protesi in fibra di carbonio. Il suo motto: «Con la testa e con il cuore si va ovunque». Andrà a Montecitorio.

Tra i volti nuovi c'è anche il giovane Matteo Perego di Cremnago, nobili origini, patron della Cambiaghi, storico cappellificio di Monza che negli anni Trenta vantava millecinquecento impiegati per produrre fino a 33mila cappelli al giorno. Dal settore alberghiero arriva Guido Della Frera, presidente di villa Torretta a Sesto San Giovanni. E poi c'è la pattuglia di chi s'è fatto le ossa nelle amministrazioni locali. Il nome più noto: Alessandro Cattaneo, ex sindaco di Pavia e responsabile formazione del partito. Ma ci sono anche Valentina Aprea, ex assessore lombardo alla Cultura; Pietro Tatarella, consigliere comunale a Milano, mister 5mila 600 preferenze; e il giovanissimo Stefano Benigni, consigliere comunale a Bergamo, classe 1987, consulente finanziario e grande sciatore. Sul fronte cultura, gli azzurri lombardi mettono in campo Sergio Gaddi, ex assessore a Como, curatore di mostre di successo e, per questo, apprezzato pure a sinistra.

Pure gli alleati si muovono e presentano i propri candidati. In Lombardia Fratelli d'Italia schiera tutti e tre i fondatori del partito: Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La Russa. In corsa anche Daniela Santanchè, in pista a Cremona e nel listino a Mantova, Cremona e Pavia, oltre che in Emilia, Piemonte e Puglia.

Per lei, seggio blindato.

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