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Lo sfogo di Merlo, l'epurato da 240mila euro

Va in Rai dalla Annunziata e accusa: "Stalking contro me e Verdelli". E l'azienda insorge

Lo sfogo di Merlo, l'epurato da 240mila euro

Dopo essersi dimesso dalla Rai, Francesco Merlo è tornato a pensare della Rai quello che ne pensava prima di esserne assunto (a 240mila euro lordi) come superconsulente della nuova direzione editoriale. La tv pubblica è «la sintesi hegeliana di tutti i giornali di partito», la summa del «rapporto malato tra informazione e politica», perciò «sindacato Rai, Cda e Vigilanza hanno fatto uno stalking corporativo contro me e Verdelli perché ci consideravano degli intrusi e hanno fatto di tutto perché ci dimettessimo». Ma dove va a togliersi tutti i sassolini (e macigni) dalle scarpe Merlo, firma di Repubblica? Proprio in Rai, ospite di Lucia Annunziata (a sua volta, ex presidente della Rai). In un'azienda normale non verrebbe mai in mente di invitare un ex consulente per parlare proprio dell'azienda da cui si è dimesso in polemica, ma la Rai non è un posto normale. L'intervista a Merlo provoca immediate reazioni a Viale Mazzini, specie ai piani alti, con la presidente Monica Maggioni letteralmente infuriata per l'episodio. Si scatena un fuoco di telefonate per pianificare una risposta dell'azienda, con la Maggioni - ricostruisce Dagospia - che invoca una nota ufficiale da parte del direttore generale Campo Dall'Orto contro Merlo (e un richiamo disciplinare per l'Annunziata), ma il dg resta silente. Si scatena allora l'Usigrai, il sindacato interno: «Merlo non conosce vergogna. È venuto in Rai, ha contrattato uno stipendio da 240mila euro e clausole uniche nella storia del Servizio Pubblico, come il peggiore dei marinai ha abbandonato la nave un attimo prima del naufragio. E ora utilizza la cortesia di un invito per sparare a zero sulla Rai». Il senatore azzurro della Vigilanza, Maurizio Gasparri, chiede a Merlo di restituire i soldi ricevuti dalla tv di Stato. Spara a zero sull'ex consulente Rai anche il consigliere Siddi, poi arriva la nota dell'azienda, su imput del dg Dall'Orto: «I giornalisti Rai meritano il massimo rispetto, a nessuno è consentito mettere in dubbio la loro correttezza e professionalità». Dopo le doppie dimissioni di Merlo e Verdelli, siamo alle mani.

Più a fondo di così è difficile arrivare.

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