Cronache

Sgozzato dal marocchino, il paese piange David

Fiaccolata di solidarietà a Terni. Il fratello del giovane ucciso: "Era la persona più pacifica del mondo"

Sgozzato dal marocchino, il paese piange David

Migliaia di cittadini - tra loro anche il sindaco, Leopoldo Di Girolamo - sono scesi in strada l'altra sera a Terni per partecipare alla fiaccolata organizzata dagli amici di David Raggi, il ventisettenne ucciso con un collo di bottiglia da un marocchino ubriaco, giovedì notte. «Mio fratello - ha detto Diego, il fratello di David - sarebbe stato commosso». «Giovedì - ha ricordato un amico, tra le lacrime - era tanto contento per me perché avevo trovato lavoro. Era più contento di me, perché lui era così, un ragazzo stupendo e magnifico. Diceva sempre “godiamo sempre al massimo della vità“».

È intanto ormai definitivamente ricostruita la dinamica dell'omicidio. La squadra volante sta comunque svolgendo ulteriori riscontri. Il giovane ternano, che non conosceva il presunto omicida, sarebbe stato colpito al collo mentre lo straniero stava uscendo dal locale dal quale era stato cacciato visto il suo stato di alterazione. L'uomo, difeso dall'avvocato Giorgio Panebianco, verrà sottoposto all'interrogatorio di garanzia nei primi giorni della prossima settimana, forse lunedì. Nella stessa giornata si svolgerà l'autopsia.

È stata invece rintracciata la mamma del marocchino, residente a Terni da molti anni, dove lavorerebbe come domestica, e cittadina italiana. È a casa della donna che il 29enne, in attesa della definizione del ricorso da lui presentato contro il rigetto della richiesta di asilo, avrebbe vissuto in questi mesi. Un pessimo soggetto, che dal nostro Paese sarebbe già dovuto essere cacciato da tempo. E invece era qui, libero di continuare a delinquere. Fino a stroncare la vita di un perbene come David. «Un ragazzo d'oro», sempre con la «voglia di stare in compagnia», ma che sapeva essere anche «posato e tranquillo»: così amici e conoscenti lo ricordano su Fecebook. Il giovane, che da qualche tempo lavorava come informatore farmaceutico, era molto conosciuto, non solo tra i suoi coetanei, anche per la sua attività di volontario nel mondo dell'assistenza sanitaria d'emergenza con il 118.

«Mancherai a tutti con tutta la tua sempre costante solarità e positività. Mai conosciuta una persona più gentile, educata e buona come te», si legge sulla bacheca Facebook di David, in poche ore invasa da decine di messaggi, tutti dello stesso tono. «Non è per dire - scrive un altro -, ma un gran bravo ragazzo, volontario al 118, sempre disponibile con tutti con il tuo sorriso... la tua gentilezza... la tua cordialità». Ora, di lui, non resta che una lapide su cui piangere.

E pregare.

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