Politica

Si spacca la minoranza anti- Renzi

Almeno 50 deputati si schierano per il sì alla fiducia sull'Italicum

Si spacca la minoranza anti- Renzi

Si frantuma Area riformista, la principale corrente di minoranza. Su 80 membri almeno una cinquantina si sono detti favorevoli a votare la fiducia sull'Italicum. L'ex capogruppo Roberto Speranza si è così trovato alla guida di una minoranza della minoranza. Solo una ventina dei deputati che hanno partecipato alla riunione di ieri sera si sono schierati per non partecipare al voto. Gli altri cinquanta hanno sottoscritto un documento in cui si conferma che la fiducia "si sarebbe potuta evitare" ma non si può non votare altrimenti "il governo cadrebbe". I dissidenti della minoranza hanno, poi, riconosciuto che "la legge elettorale uscita dal Senato sia molto migliore di quella votata dal PD nel primo passaggio alla Camera". "E - si legge ancora nel documento - se è migliore è grazie alle modifiche significative frutto soprattutto del lavoro di Area Riformista e del dialogo dentro il Pd. Un risultato che abbiamo il dovere di rivendicare con forza anche se non condividiamo il numero eccessivo di eletti bloccati. L'abbiamo detto, scritto e lo confermiamo".

"Questi motivi - si chiedono i dissidenti filogovernativi - sono sufficienti per far cadere un Governo, il nostro Governo, e per di più in questa fase delicatissima per l'Italia? Noi di Area Riformista che abbiamo deciso di votare la fiducia crediamo di no. Per questo la votiamo. Far cadere il governo del Pd sarebbe una scelta irresponsabile e autolesionista. Che non possiamo condividere". Sulle modifiche alla riforma del Senato i dissidenti chiedono al governo di scoprire le carte: "il Ministro delle Riforme due giorni fa ha usato in Aula parole di disponibilità che oggi il Presidente del Consiglio ha pubblicamente rilanciato.

Sono solo parole o sono impegni concreti? Se sono impegni concreti allora per noi devono subito tradursi in fatti e proposte chiare".

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