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"Siamo alternativi al Pd, non lo sosterremo mai"

Il leader di Idea vuole un centrodestra unito e attacca: "Con la sinistra parliamo solo di regole"

"Siamo alternativi al Pd, non lo sosterremo mai"

Roma - Senatore Gaetano Quagliariello, leader di Idea, il nuovo gruppo Federazione della Libertà a Palazzo Madama potrebbe dare un appoggio a Renzi sulla riforma elettorale, come scrive qualcuno?

«È più facile che da tifoso del Napoli mi metta a tifare per la Juve piuttosto che appoggiare Renzi. In secondo luogo, la Federazione della Libertà sancisce un percorso di rafforzamento dell'alternativa a Renzi, che ha rovinato la legislatura con le sue forzature».

Perché siete contrari al Rosatellum?

«Nel Rosatellum il proporzionale rafforza il vincitore del maggioritario. Siamo al sistema Dixan: compro un fustino e ne ottengo in cambio due. Vi riconosco qualcosa delle trovate di Verdini il quale ritiene che l'ingegneria istituzionale possa supplire ai voti».

Qual è la vostra proposta?

«Cercare di avere un sistema che agevoli l'unità dell'alternativa a Grillo e alla sinistra, ovviamente senza forzature. La legge elettorale non è una legge ad personam. Veniamo già da due esperienze negative: prima la Consulta ha bocciato il Porcellum perché ha ritenuto che distorcesse il principio di rappresentanza e poi abbiamo battuto il guinness dei primati con l'incostituzionalità dell'Italicum ancora non entrato in vigore».

Siete per il proporzionale?

«Sono formule. Un sistema elettorale può agevolare la governabilità ma non può garantirla. Se si vuole assicurare la governabilità, bisogna andare su sistemi presidenziali per avere un vertice dell'esecutivo eletto direttamente, ma garantendo i contrappesi. Siamo disponibili a un confronto che veda il centrodestra unito».

Come nasce il gruppo?

«Il nucleo originario sono i senatori di Idea, scesi dal carro del vincitore quando tutti vi salivano perché non c'era più un obiettivo di legislatura costituente in quanto il progetto si era piegato alle esigenze personali di Renzi. Da allora abbiamo due bussole: unificare il centrodestra e rappresentare posizioni cristiano-liberali e riformatrici».

Come sono i rapporti con Berlusconi?

«Il presidente ha agevolato la nascita del gruppo e gliene siamo grati. Ha compreso che la nostra volontà è essere un valore aggiunto nella costruzione del centrodestra. È possibile un dialogo proficuo anzitutto con la parte cui siamo più affini da conservatori e liberali, come Fi e Fdi».

E la Lega?

«Potrebbe ritenere conveniente il Rosatellum perché il maggioritario agevola i partiti con radicamento territoriale, ma penso che questo sia un errore e che si possa arrivare a una soluzione equilibrata».

Porte sbarrate alla collaborazione con il Pd?

«Sul piano programmatico, certamente.

Quanto alle regole, si può riprendere il confronto se abbandona le forzature, ma tutti devono rispettare l'avversario e non cercare di ammazzarlo o di ingannarlo con l'ingegneria istituzionale».

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