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Il Sicurezza bis spacca il M5S E Fico se ne va durante il voto

Scoppia il caso: 17 grillini non votano il decreto, pure il presidente della Camera esce. E al Senato i numeri traballano

Il Sicurezza bis spacca il M5S E Fico se ne va durante il voto

Scoppia un nuovo caso nel M5S. Molto simile a quello che portò all'esclusione dal movimento di Gregorio De Falco. Anche stavolta, infatti, il decreto Sicurezza bis ha creato non pochi mal di pancia nella compagine grillina e in particolare nell'area ortodossa più vicina alla sinistra.

Accade quindi che il provvedimento voluto da Matteo Salvini e approvato - non senza scontri - dai 5 Stelle di governo, venga approvato alla Camera con 322 sì e 90 no. Ma al totale mancano i voti di 17 deputati grillini che hanno deciso di non parteciapre alla votazione. E persino il presidente della Camera, Roberto Fico, ha lasciato l'Aula in aperto dissenso. Esattamente come aveva fatto quando venne approvato il dl Sicurezza.

I malumori tra i 5 Stelle sono palpabili. Soprattutto dopo che il premier Giuseppe Conte ha annunciato che la costruzione della Tav andrà avanti. E ora l'allarme è in Senato dove si parla già della possibilità di non blindare il testo proprio per evitare che vengano fuori nuove spaccature tra i banchi dei grillini. Un'ipotesi non gradita alla Lega che punta a chiudere la questione entro i primi giorni di agosto attraverso un voto di fiducia che eviterebbe un nuovo passaggio parlamentare. La maggioranza sulla carta ha 164 voti, ma i dissensi tutti interni al movimento aumentano di giorno in giorno.

E certo le tensioni restano anche a Palazzo Chigi, dove - oltre all'ormai infinito dibattito sull'autonomia - si inizia a parlare seriamente anche di manovra economica. Oggi il premier ha incontrato le parti sociali insieme a Luigi Di Maio. L'altro vicepremier, Matteo Salvini, preferisce non partecipare, ma chiede una legge di bilancio "coraggiosa" che sfidi le richieste da Bruxelles. Ma al momento non c'è nulla di concreto. I due vicepremier si sono incontrati e sembrano aver firmato - per ora - l'ennesima tregua.

Ma se il Sicurezza bis dovesse rallentare il suo iter difficilmente il governo andrà in ferie sereno.

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