Cronache

Signor presidente, è un attentato contro l'infanzia

Signor presidente, è un attentato contro l'infanzia

N o, per carità, la scuola dell'obbligo a tre anni no. Già l'espressione scuola dell'obbligo mi ha sempre fatto un po' effetto, in generale per i risultati a cui porta l'obbligo, dove uno esce dalla scuola dell'obbligo e non tocca più un libro, semplicemente perché non è più obbligato. Come avrà fatto per esempio Di Maio, immagino. Ma ovviamente non se ne può fare a meno, altrimenti saremo tutti come i rom, però lasciate stare i bambini di tre anni. Un bambino di tre anni deve fare il bambino di tre anni, cioè niente. Io sono contrario perfino all'asilo facoltativo, giustificato dal fatto che magari la mamma lavora e deve prendere il poveretto e scaricarlo in un posto: ci pensavi prima, se non avevi tempo di accudirlo e farlo divertire tu. Tuttavia io non faccio testo, sono un estremista, i bambini li farei fare solo ai benestanti e ai ricchi, per consentirgli di vivere un'infanzia meravigliosa e con una certa sicurezza anche dopo, mentre l'umanità, poiché è stupida, va al contrario: più sono poveri, più partoriscono. I paesi più poveri sono quelli con famiglie di dieci bambini affamati cadauna che razzolano nella polvere. Quello di Macron, insomma, è un attentato contro l'infanzia, l'unica età veramente felice, quando non abbiamo pensieri, angosce, turbamenti, depressioni, e che continueremo a pensare come un'epoca spensierata per il resto della vita, dove non devi pensare a altro che a giocare, a vedere cartoni, a divertirti. Non per altro si dice di qualcuno che ha avuto «un'infanzia felice», mentre quando non l'ha avuta felice magari avrà problemi di infelicità anche da grande, Sigmund Freud ci ha fondato un business su quest'idea. Sarebbe stato più sensato spostare la scuola dell'obbligo più avanti, per poter continuare a essere bambini un po' di più. Peggio di Macron ci sono solo i cinesi che mandano i bambini a cucire le Nike appena hanno le capacità psicomotorie per farlo.

Piuttosto in Italia potremmo prendere un'iniziativa migliore, visti gli eminenti esempi di cariche pubbliche che non sanno scrivere tre righe senza sbagliare un congiuntivo: introdurre una nuova scuola dell'obbligo per gli adulti, specie se vogliono fare i ministri e i premier.

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