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Silvio è fiducioso e aspetterà a Merano: "Comunque vada io sarò in campo"

L'ex premier valuta il piano B: candidatura con riserva in tutti e 5 i collegi

Silvio è fiducioso e aspetterà a Merano: "Comunque vada io sarò in campo"

Roma - Silvio Berlusconi si prepara a vivere una settimana importante. Domani, infatti, si svolgerà l'udienza davanti alla Corte europea dei diritti dell'Uomo sull'applicazione retroattiva della legge Severino, la prima e l'unica prevista dalle procedura della Corte. Il presidente di Forza Italia confida in una piena riabilitazione da parte di Strasburgo per poter riscendere in campo e giocare in prima persona la partita elettorale «da regista e da prima punta», ma non vuole enfatizzare perché «comunque vada sarò in campo».

L'attenzione verso il traguardo elettorale resta altissima, anche attraverso i messaggi rilanciati su Twitter, una sorta di memento fatto risuonare a cadenza quotidiana sui temi più importanti. «Una verità che è bene non dimenticare mai...Da sei anni siamo governati da chi non ha avuto il voto degli italiani», scriveva ieri Berlusconi. E i sondaggi continuano a registrare il vento favorevole per Forza Italia che - secondo i sondaggi Emg per La7 - sale al 14,2% e si conferma primo partito del centrodestra. La Lega perde lo 0,3 e si attesta al 13,4 con uno 0,8 di distacco. Perde uno 0,2% Fdi al 5,2, con l'Udc allo 0,9, e gliAnimalisti allo 0,6%. Perde terreno il Pd, mentre cresce di uno 0,3 il M5s.

Il presidente di Fi da oggi sarà per tre giorni a Merano, nel centro benessere già visitato diverse volte dall'inizio dell'estate. A Strasburgo andranno i suoi avvocati. La consapevolezza dell'ex presidente del Consiglio è che non arriveranno novità a breve. In ogni caso Berlusconi potrebbe giocare la carta della candidatura con riserva presentando domanda in tutti e cinque i collegi. Così come resta in piedi l'istituto della riabilitazione - procedura questa tutta italiana - possibile tre anni dopo avere scontato la pena, dall'8 marzo 2018.

Al di là della delicata partita della candidabilità, questa settimana si inizierà a lavorare sulle candidature delle Regionali, con particolare attenzione verso il Lazio. La linea degli azzurri è quella di dare la preferenza a volti e nomi «moderati». Per Berlusconi però si tratta di una scelta obbligata per poter rappresentare un'alternativa al populismo dei Cinque stelle e attirare elettori alla ricerca di un riferimento. Non è un caso che anche il coordinatore romano, Davide Bordoni, faccia notare dopo il voto di Ostia che «un candidato di centro avrebbe potuto aggregare di più al secondo turno. Certo alla Regione non ci sarà il ballottaggio, ma serve un candidato riconosciuto e riconoscibile». Si inizia anche a ragionare più in concreto sulle candidature per le Politiche. Per fine novembre il Cavaliere ha commissionato un sondaggio ad hoc nei vari collegi per verificare il radicamento territoriale di Forza Italia.

La prossima apparizione pubblica di Berlusconi è programmata per domenica mattina all'Hotel Gallia di Milano. L'iniziativa si chiama «La voce del Paese» ed è promossa dal coordinamento lombardo presieduto da Mariastella Gelmini. Una tre giorni di workshop, approfondimenti, dibattiti «per dar voce alla società civile, al mondo dell'impresa, del lavoro e delle professioni, senza dimenticare chi un lavoro non ce l'ha». Un appuntamento che inevitabilmente verrà raccontato come una sorta di Leopolda azzurra, proprio nei giorni in cui Matteo Renzi celebrerà l'ottava edizione del suo format, inventato per lanciare l'assalto al conservatorismo dei vertici Pd. Domenica le proposte emerse da ciascun workshop saranno consegnate direttamente a Berlusconi con l'obiettivo di «arricchire ulteriormente l'albero della libertà e scrivere insieme il nostro prossimo programma politico» spiega Gelmini.

E Forza Italia si mobilita anche contro lo ius soli con una manifestazione che Maurizio Gasparri, Annamaria Bernini e Galeazzo Bignami organizzeranno sabato all'Hotel Europa di Bologna.

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