Cronache

Sindaci veneti: stop rifugiati E Minniti promette soldi

La diplomazia del Viminale

Sindaci veneti: stop rifugiati E Minniti promette soldi

Treviso - «Dobbiamo puntare a stabilizzare l'Africa, se l'Africa starà bene, allora anche l'Italia starà bene». Questa è una delle tante «risposte» che ieri a Treviso il ministro Marco Minniti ha dato all'incontro con i sindaci «GovernoEnti locali: patto per la comunità». Risposte, che i sindaci avrebbero voluto più chiare e concrete, dopo che la situazione in Veneto, sul fronte immigrazione sta degenerando. «Dobbiamo affrontare questo tema in Libia ha detto Minniti fermare i flussi e puntare sull'accoglienza diffusa perché i grandi centri di raccolta non funzionano. Ringrazio i comuni che dicono sì all'accoglienza e penso che l'incentivo economico sulla prossima finanziaria per chi si dichiara favorevole debba essere rafforzato».

Difficile parlare di accoglienza, soprattutto dopo i recenti fatti accaduti nel padovano nell'ex base militare di San Siro di Bagnoli di Sopra. Qui la settimana scorsa una donna di 41 anni è stata aggredita, mentre faceva jogging, da un uomo di colore, fermato poi nella giornata di lunedì dai carabinieri. È un migrante di 26 anni di nazionalità nigeriana. E difficile parlare ai sindaci dopo che ci sono paesi letteralmente invasi dai richiedenti asilo, come il «distretto del profugo» così ribattezzata l'area sei chilometri, tra Conetta, Agna e San Siro, che conta oltre 2000 migranti. Il sindaco di Agna, Gianluca Piva, di Fratelli d'Italia, è stato costretto anche a mettere dei cartelli «anti pipì» in paese perché gli immigrati ospitati all'interno delle basi, quando escono fanno i loro bisogni ovunque. Nel comune di Agna i cartelli sono quattro. Ieri i tre sindaci del «distretto» hanno incontrato Minniti a Padova.

Hanno chiesto la chiusura immediata dei due hub: Conetta con oltre 1100 migranti e San Siro con oltre 800.

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