Cronache

Il sindaco-eroe morto per salvare tutti

Crestini aveva salvato i presenti in Comune dopo l'esplosione. Si è spento dopo 10 giorni

Il sindaco-eroe morto per salvare tutti

Roma - Emanuele Crestini, il sindaco eroe, non ce l'ha fatta. Il primo cittadino, l'ultimo a lasciare la sede comunale per l'esplosione del 10 giugno, dopo dieci giorni d'agonia è morto nel reparto terapia intensiva dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma. Crestini è la seconda vittima in seguito alla fuga di gas provocata dalle trivellazioni sul corso della Costituente, nel piccolo comune dei Castelli Romani. Domenica anche il cuore di Vincenzo Eleuteri, 68 anni, delegato del sindaco, aveva cessato di battere. A complicare e aggravare le loro condizioni problemi respiratori in seguito ai fumi tossici respirati.

Crestini, rimasto all'interno dell'edificio crollato e in fiamme fino a quando anche l'ultimo degli impiegati non si era messo in salvo, riporta ustioni soprattutto al viso e alle mani, sul 36% del corpo. Eleuteri sul 44%. I funerali del delegato si svolgeranno questo pomeriggio nel Duomo della cittadina. E salgono così a due le vittime per il drammatico incidente provocato dalla rottura di un tubo del gas metano durante alcuni lavori di trivellazione appaltati dalla stessa amministrazione a una ditta esterna, la Tecnogeo di Frosinone. Lavori che facevano parte di un progetto di messa in sicurezza delle cavità naturali del paese. L'incidente è avvenuto durante un carotaggio, seguito da due geologi. A provocare il disastro, dopo che le trivelle tranciano la condotta, la fuoriuscita di gas che si immette all'interno dell'edificio pubblico. In particolare nella tromba dell'ascensore. Poi sarebbe bastato che qualcuno azionasse i comandi dello stesso per produrre una scintilla e l'esplosione. A favorire la direzione presa dal combustibile il tentativo, disperato quanto grossolano, di chiudere la falla con uno straccio.

In totale, sulle prime, sono 16 i feriti di cui tre gravi, Eleuteri, Crestini e una bimba di 5 anni schiacciata da una finestra nel vicino asilo. Adesso si indaga per duplice omicidio e disastro colposo. L'inchiesta, aperta dal pm Giuseppe Travaglini della Procura di Velletri, punta sul titolare dell'impresa, sul fratello geologo e su un altro geologo presente anche lui nel momento dell'incidente. Fra gli altri feriti l'ingegnere Luigi de Minicis, responsabile dei Lavori Pubblici. Le condizioni di Crestini, il sindaco eroe, si erano aggravate pesantemente nelle ultime ore a causa di una «crisi respiratoria e dal quadro derivante dalle infezioni delle lesioni riportate - si legge sul comunicato della Asl - dovute alla lunga permanenza nel luogo dell'incendio». Crestini muore lo stesso giorno, il 19 giugno, che lo aveva visto vincere le elezioni, tre anni fa, con una lista civica.

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