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"La sinistra ha ucciso l'ambiente. Solo il Cavaliere ci ha ascoltato"

La presidente del Movimento animalista: sì alla green economy

"La sinistra ha ucciso l'ambiente. Solo il Cavaliere ci ha ascoltato"

Roma - «Noi andremo sotto la pelle degli italiani, staremo dalla parte della gente, condivideremo le loro emozioni» riassume così, la deputata di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla, il programma del Movimento Animalista di cui è presidente. Una formazione politica «liberale, indipendente, trasversale e pacifista» che se mai guarderà al centrodestra sarà «perché Berlusconi al momento è l'unico che ha saputo ascoltare le nostre proposte e ha garantito il suo appoggio per realizzarle, mentre Renzi e la sinistra se ne fregano degli animali e stanno distruggendo l'ambiente. E dagli altri leader solo il silenzio».

La sinistra ha distrutto l'ambiente?

«Guardi, basta pensare a quello che sta accadendo questa estate in tutta Italia con gli incendi. La decisione di Renzi di accorpare la Forestale ad altri corpi di polizia sta avendo effetti devastanti. Così, mentre i forestali sono stati accorpati ai Carabinieri, allo stesso tempo manca il personale nei Vigili del Fuoco. Come ha ammesso lo stesso ministro Minniti, per fronteggiare l'emergenza mancano circa 3.300 pompieri. Quindi i roghi che hanno distrutto le nostre foreste non sono solo colpa della siccità e del caldo, ma anche delle politiche scellerate di Renzi e Gentiloni».

Il Movimento Animalista come si colloca rispetto al centrodestra?

«L'animalismo non è né di destra né di sinistra, è un tema trasversale al quale però il renzismo ha fatto seri danni. Lo scioglimento del Corpo Forestale, il folle piano di caccia al Lupo e i regali ai cacciatori del Trentino Alto-Adige ne sono la dimostrazione. C'era bisogno che il Movimento Animalista scendesse in campo direttamente per contrastare tutto questo e l'indifferenza della politica, non potevamo più delegare a nessuno la rappresentanza dei nostri temi».

Nessun vostro ingresso all'interno di un contenitore centrista?

«Noi non siamo civici, ma tematici. Vogliamo comprendere gli italiani nei loro bisogni più profondi, al di là delle ideologie. Oggi la gente vuole che la politica non gli porti via quello che gli è rimasto. Abbiamo intenzione di presentarci a ogni elezione, a partire dalle politiche, con il nostro simbolo. Siamo autonomi, non faremo parte della cosiddetta quarta gamba».

Vi definite tematici, quindi vi occuperete solo di animali?

«Si sbaglia, non ci occuperemo solo di animali e ambiente. In economia, ad esempio, daremo il nostro contributo per l'incentivazione della green economy e per far sviluppare ancora di più il comparto dell'industria che si occupa degli animali, non solo cibo ma anche accessori».

Come se lo immagina il centrodestra del futuro?

«Penso che ci debba essere una coalizione che abbia come perno centrale e liberale Forza Italia, più la Lega, Fratelli d'Italia e i centristi che vogliono starci. Ma con un'unica pregiudiziale: la leadership di Silvio Berlusconi».

Tornando all'animalismo e all'ambiente, non sono temi molto cari anche al M5s?

«Non sono veri animalisti e ambientalisti, ma solo di comodo. Basta considerare che stanno riaprendo lo zoo di Torino e difendono strenuamente il Palio di Siena, una manifestazione così pericolosa per i cavalli».

Si sente un po' erede dell'esperienza dei Verdi?

«I Verdi hanno avuto il merito, 25 anni fa, di portare all'attenzione dell'opinione pubblica alcune questioni fino ad allora sottovalutate. Sono stati dei precursori, ma sono morti nel momento in cui hanno deciso di ideologizzarsi e schierarsi a sinistra. Credo che il tempo delle ideologie sia finito, al nostro interno c'è gente che viene da diverse esperienze politiche. Noi non parleremo alle bandiere o alle etichette ma alla gente. Tutta quella gente che ha deciso di dire basta ad una certa politica di oggi o a chi ha fatto finta di contrastarla senza pero fare nulla, come i cinque stelle. E ci tengo a sottolineare che Silvio Berlusconi è stato l'unico leader ad accogliere le nostre proposte, promettendo di impegnarsi per la causa animalista.

Grillo, Renzi e Salvini non hanno detto una parola».

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