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Siri indagato per norma che nel Def non esiste

Nel mirino dei pm una norma che avrebbe agevolato il "re dell'eolico" Nicastri. Ma l'emendamento al Def non fu mai approvato...

Siri indagato per norma che nel Def non esiste

A far accendere i riflettori su Armando Siri c'è una norma... mai approvata. La presunta tangente da 30mila euro intascata dal sottosegretario ai trasporti, infatti, doveva servire a far sì che venisse introdotta nel Def una norma retrodatata per consentire al "re dell'eolico" Vito Nicastri di ottenere i finanziamenti pubblici.

L'accusa dei pm, infatti, riguarda una mazzetta consegnata dal professore Paolo Arata al sottosegretario ai trasporti per spingerlo a inserire nel Def la possibilità di ampliare i finanziamenti per il settore del mini eolico retrodatando la concessione al momento della costituzione di alcune società dell'imprenditore Vito Nicastri. Personaggio considerato un prestanome di Matteo Messina Denaro, ma dei cui rapporti con Arata - e lo dicono gli stessi magistrati - Siri era totalmente all'oscuro.

"Non so assolutamente chi sia questo imprenditore coinvolto, non mi sono mai occupato di energia e non davvero chi sia questa persona, credo che si tratti di un errore di persona", si difende il sottosegretario, "Non so proprio di cosa si tratti. Io sono qua a disposizione e non ho nessun problema. Comunque sono davvero allibito. Chiederò di essere sentito, devo leggere queste carte e chiamare un avvocato. Dovrò attrezzarmi e vedere cosa succede...".

Parole che convincono Matteo Salvini che conferma la sua fiducia nel suo uomo: "Peraltro stiamo parlando di qualcosa che non è finito nemmeno nel Def", chiosa il vicepremier e leader della Lega.

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