Smentita l'ideologia di sinistra: abolire la Tasi aiuta i più poveri
19 Ottobre 2015 - 13:35Sinistra dem all'attacco: "Renzi abbassa le tasse ai ricchi". Ma c'è un'analisi della Cgia di Mestre che dimostra il contrario
La sinistra attacca con violenza Matteo Renzi. Non gli va giù che nella legge di Stabilità sia stata inserita l'abolizione delle tasse sulla prima casa. O meglio: va bene che "i poveri" non poghino la Tasi, ma non che ne vengano esentati pure "i ricchi". E così Pier Luigi Bersani e compagni di cordata hanno già ribattezzato il premier come il novello "Robin Hood al contrario". In realtà, come dimostra uno studio della Cgia di Mestre, abolizione della Tasi e dell’Imu sulla prima casa prevista dalla legge di Stabilità 2016 proporzionalmente avvantaggerà i meno abbienti.
Secondo lo studio della Cgia di Mestre, se in termini di "risparmio assoluto ad avvantaggiarsene maggiormente saranno i proprietari di ville, castelli e abitazioni di lusso", prendendo come parametro l’incidenza del risparmio sul reddito disponibile, come "la correttezza statistica suggerisce", la situazione "si capovolge" e "sono le famiglie meno abbienti che beneficeranno dei risparmi più importanti". I dati sulla distribuzione dei proprietari di prima casa sia per fasce di reddito sia per imposta pagata analizzati dalla Cgia mostra come per coloro che presentano un reddito fino a 10mila euro, l’abolizione delle tasse sulla prima casa garantirà un risparmio medio di 152 euro che incide per il 3% sul reddito disponibile. Per la fascia di reddito successiva che va da 10mila a 28mila euro, invece, il risparmio medio sale fino a 161 euro, ma l’incidenza sul reddito scende all’1%. In buona sostanza al crescere del reddito aumenta il vantaggio fiscale, ma si riduce progressivamente l’incidenza sul reddito. Per coloro che presentano un reddito medio disponibile di 100mila euro, lo sgravio è di 362 euro, ma l’incidenza si abbassa allo 0,58%.
Renzi, che ufficialmente fa sapere di essere disponibile a modifiche, non sembra però al momento incline a rivedere uno dei pilastri intorno a cui ha costruito la legge di stabilità 2016, vale a dire lo stop alla Tasi e all’Imu. Almeno non nel suo impianto base, perché non è invece escluso che qualche ritocco per i super ricchi che possiedono ville e castelli possa arrivare.
Durante l’iter alla Camera e al Senato, le posizioni dei "dissidenti" del Pd potrebbero facilmente saldarsi con quelle di Sel e in taluni casi con il Movimento 5 Stelle, rischiando così, soprattutto a Palazzo Madama dove i numeri sono sempre sul filo, di mettere in difficoltà l'esecutivo.