Referendum Costituzionale

Il solito Renzi: promesse e tanto fumo

Renzi conclude la campagna elettorale a Firenze: "Con i No l'Italia non va da nessuna parte, con i sì entra nel futuro. Per me c'è la maggioranza silenziosa che ha voglia di esser presa per mano ed essere portata a dire Sì"

Il solito Renzi: promesse e tanto fumo

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per chiudere la campagna elettorale in vista del referendum di domenica torna nella sua Firenze e si esibisce in un vero e proprio show, da perfetto imbonitore. "Sono ridicoli, questo non è il voto dei brogli, è il voto degli italiani, non dovete avere paura del voto dell'Italia". Il premier prosegue dicendo che "se vince il Sì l’Italia diventa leader in Europa". L'antipatia montante dei cittadini nei confronti delle istituzioni Ue è un tasto su cui Renzi punta molto: "Non possiamo accettare un'Europa che lascia sola l'Italia - prosegue -. Smettiamo di essere il loro bancomat. Smettiamo di pagare il loro egoismo. È ora che iniziamo noi a dire che fare all'Europa".

"Che cosa succede se vince il No?, mi chiedono". E subito da piazza della Signoria si sente un urlo: "Vince il Sì, vince il Sì". Il premier allora continua a parlare presentando gli scenari che da lunedì prossimo si apriranno in caso di vittoria del Sì. Ma il capo del governo è convinto di potercela fare. O almeno così vuol far credere. E in piena trance agonistica sprona i suoi a crederci sino alla fine: "Questa rimonta spettacolare possiamo portarla a casa".

Un premier anche in venadi battute rivolge un consiglio ai direttori dei tg: la notte del 4 dicembre "anziché fare collegamenti con le sedi di partito io farei un collegamento con la sede del Cnel, saranno lì con le bottiglie di champagne a sperare che vinca il No".

"L’Italia è un Paese più giusto - dice Renzi sicuro di sé - è un Paese che dice non faremo la fine della Grecia, in quattro anni abbiamo detto grazie per il vostro servizio, in quattro anni è cambiato tutto. Stiamo dando il potere nelle mani degli italiani". E ancora: "Quattro anni dopo la sconfitta della primarie, quando eravamo tutti a dire è finita, guardate cosa è accaduto. L'Italia è un Paese più giusto, quello che sembrava impossibile, lontanissimo, la riforma costituzionale, è una possibilità".

"C’è un sacco di gente indecisa, perplessa - ammette il premier -. Sono tantissimi gli indecisi e noi dobbiamo raggiungerli. È su queste 48 ore - precisa Renzi - che si gioca tutto". E poi puntualizza: "C’è anche tanta parte del centrodestra che sta con noi, e noi questo Paese lo cambieremo insieme".

"Non sono preoccupato per le sorti del mio governo", dice Renzi ostentando sicurezza. "Noi abbiamo le idee, non le poltrone - ha aggiunto - non abbiamo immunità o vitalizi". E ancora: "Il sì non serve a rafforzare il governo, serve a rafforzare l'Italia"

"In piazza ci sono i miei figli - prosegue Renzi - Francesco, Emanuele ed Ester e la mamma Agnese. Volevo ringraziarli per la pazienza che hanno avuto e che spero continueranno ad avere.

Io vorrei che potessero essere orgogliosi di una classe politica che non si insulta".

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