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Il solito Saviano va all'attacco e insulta pure Toninelli

Lo scrittore scrive al Fatto per attaccare (e insultare) Toninelli: "È un burattino nelle mani di Salvini"

Il solito Saviano va all'attacco e insulta pure Toninelli

Dopo gli attacchi a Matteo Salvini, ora Roberto Saviano attacca pure l'altro ministro "responsabile" della linea dura del governo contro ong e immigrazione clandestina.

In una lettera al Fatto, infatti, lo scrittore se la prende adesso con Danilo Toninelli, definito "burattino nelle mani di Matteo Salvini". E parla di "politica degenerata" che non fa "alcuna differenza tra vita e morte, tra dignità e mancanza di diritti, tra legge e illegalità" e opera "nella maniera più becera possibile, creando paura e armando disperati contro altri disperati".

Poi parte con gli insulti: "L’orientamento del governo di delegare unicamente ai libici la gestione dei salvataggi in mare è folle e criminale", scrive, puntando poi il dito contro gli accordi stretti tra Berlusconi e Gheddafi.

Non manca la difesa della Ong: "Non c’è una sola prova di legame fra trafficanti e Ong", sostiene Saviano, "In special modo dopo il fallimento giudiziario delle elucubrazioni di Carmelo Zuccaro, ma a Toninelli e al suo burattinaio fa comodo fare disinformazione e continuare ad alimentare falsi sospetti verso chi salva vite e in più è testimone degli esiti criminali degli accordi tra Italia e Libia. Le Ong hanno più volte effettuato salvataggi in quell’area in passato, anche con il coordinamento del Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo di Roma, visto che i libici non erano in grado di farlo e non lo sono neanche adesso".

Come se non bastasse, Saviano conclude la sua lettera "manifestando il più profondo disprezzo, umano e politico, per questa caricatura di ministro".

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