Elezioni Politiche 2018

Sondaggi, a decidere chi vincerà saranno 35 collegi al Sud

Al Sud quasi ovunque, nei collegi uninominali, è testa a testa tra centrodestra e Movimento 5 Stelle. Se Berlusconi vincesse queste sfide in bilico avrebbe i numeri necessari a governare

Sondaggi, a decidere chi vincerà saranno 35 collegi al Sud

Chi vincerà le prossime elezioni? Lo scopriremo solo a urne chiuse, quando le schede saranno conteggiate. In attesa di saperlo, però, proseguono i sondaggi (domani usciranno gli ultimi prima del "silenzio" imposto dalla legge nelle ultime due settimane prima del voto). Un gruppo di studiosi ha elaborato Rosatellum.info, dove si analizzano, collegio per collegio, le intenzioni di voto degli elettori. Perché al di là delle percentuali di ciascun partito, utili per assegnare 386 deputati e 207 senatori, saranno fondamentali anche i risultati nei singoli collegi uninominali, che vedranno assegnare 232 deputati e 102 senatori (12 deputati e 6 senatori sono eletti nelle circoscuzioni estere col sistema proporzionale).

Come scrive il Corriere la situazione al momento è questa. Il centrodestra è in forte vantaggio al Nord, il centrosinistra al Centro, mentre al Sud la sfida è serrata tra Movimento 5 Stelle e centrodestra. Se la coalizione guidata da Berlusconi dovesse sfondare anche al Sud potrebbe riuscire ad avere la maggioranza dei seggi in parlamento, e la possibilità di governare il Paese.

Rosatellum.info non tiene conto solo dei sondaggi ma anche delle serie storiche e dei trend, cercando di stabilire quanto un collegio sia sicuro o meno, e che differenza ci sia tra le forze politiche (se inferiore o meno al 5%. Se lo scarto è inferiore, infatti, il seggio viene definito "contendibile". Tutto si gioca, dunque, fino alla fine. Le sfide ancora aperte sarebbero 113, così suddivise: 78 alla Camera e 35 al Senato. Conquistarne una buona fetta può far pendere la bilancia, con effetti non solo sul maggioritario (seggi vinti) ma anche sul proporzionale (si parla di effetto trascinamento).

Se il Nord e il Centro sembrano aver deciso da che parte andare (solo 29 seggi ancora indecisi su 138, alla Camera, e 8 al Senato) al Centro molti collegi sono considerati sicuri per il centrosinistra. La roccaforte rossa tiene, a eccezione del litorale adriatico, dove è forte il M5S. Da Rimini a Bari i 18 collegi da assegnare sono tutti (o quasi) incerti.

Come rilevato da altri sondaggi il Sud dovrebbe essere decisivo, con una sfida tra centrodestra e Movimento 5 Stelle. La coalizione di Berlusconi proprio nel Meridione potrebbe conquistare una trentina di seggi (tra maggioritario e proporzionale) che sarebbero decisivi per avere la maggioranza sia alla Camera che al Senato. Quasi ovunque il testa a testa è tra Di Maio e Berlusconi. Il centrosinistra è avanti solo a Potenza (Camera). In bilico tre intere regioni: Sicilia, Campania e Calabria.

Il Pd è molto preoccupato. Non solo perché il 40% delle Europee del 2014 è un miraggio, con il partito di Renzi ormai dimezzatosi (poco sopra al 20% e al di sotto del 25%). Quello che più spaventa i democratici sono i picchi negativi del Sud, dove l'unico collegio che può riuscire a strappare, all'uninominale, è quello di Potenza.

Da un calcolo effettuato da YouTrend se +Europa di Emma Bonino dovesse superare la soglia del 3%, il Pd perderebbe 12 seggi nel proporzionale. Se poi le altre due liste della coalizione (Civica Popolare e Insieme) non dovessero superare l’1%, i dem arriverebbero a perdere addirittura 19 seggi. Secondo gli ultimi sondaggi, la lista +Europa di Emma Bonino si sta in effetti avvicinando molto al 3%, mentre le altre due liste della coalizione rischiano seriamente di non raggiungere la soglia dell’1%.

Ebbene, se entrambe queste condizioni si verificassero, il Pd perderebbe alla Camera 19 seggi.

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