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Sondaggio fa tremare la Raggi: un grillino su due non la rivoterebbe

A nove mesi dagli straordinari risultati delle amministrative il consenso nei confronti del sindaco di Roma sembra in netto calo

Sondaggio fa tremare la Raggi: un grillino su due non la rivoterebbe

È stata eletta con oltre il 67 per cento dei voti conquistando 12 municipi su 14. Un risultato mai registrato nella Capitale. Ma, a distanza di nove mesi, Virginia Raggi sembra aver perso consensi. Tanto che, secondo un sondaggio effettuato dalla società di rilevazione "Izi" su un totale di 1.048 interviste condotte fra il 3 e il 6 marzo, un grillino su due non la rivolterebbe.

Secondo quanto riportato da Repubblica.it, quasi il 70 per cento dei cittadini romani dichiara di non apprezzare l'operato del sindaco, contro un 22 per cento che invece continua ad avere fiducia nelle sue capacità di governare. Nello specifico degli elettori pentastellati, circa il 40 per cento di chi allora preferì la Raggi al piddino Roberto Giachetti riterebbe insufficiente quanto fatto fino a oggi, mentre quasi il 52 per cento sarebbe ancora fiducioso. La percentuale mancante indica coloro che hanno momentaneamente sospeso il giudizio.

Dal sondaggio emergerebbe quindi che a bocciare il sindaco del Movimento 5 Stelle sarebbe il 67,2 per cento dei romani, poco meno di 7 su 10, con il 39,4 per cento di grillini che condividono questo sentimento diffuso in città. Cosa succederebbe quindi se si votasse oggi? Virginia Raggi arriverebbe a un misero 17,2 per cento dei voti, contro il 35,2 registrato al primo turno delle ultime amministrative: esattamente la metà di quanto incassato appena nove mesi fa.

"Ciò che più colpisce - spiega l'ad di Izi Giacomo Spaini a Repubblica.it - è la costanza con cui cala non solo il gradimento nei suoi confronti, ma pure lo sgradimento, dovuto in gran parte al fatto che a scendere di molto è la percentuale di indecisi fra gli elettori grillini: significa che chi a novembre, data della nostra ultima rilevazione, era ancora incerto e perciò determinato a concedere ancora tempo alla Raggi, oggi - di fronte a una città ancora sporca, piena di buche, coi trasporti mal funzionanti, le società che continuano a macinare debito e la paralisi nei municipi che penalizzano i servizi, ha perso la pazienza". In più, osserva Spaini, "l'effetto stadio non c'è stato. E questo ha sorpreso anche noi.

Evidentemente questa operazione, spacciata come un grande successo politico dei Cinquestelle, non è stata vissuta dalla città come qualcosa in grado di migliorare la qualità della vita".

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