Politica

Sorprende i ladri in ditta Il fattorino massacrato con bastoni e spranghe

Massimo Cristofanilli iniziava il turno alle 4 Picchiato dai banditi per aver dato l'allarme

Tiziana Paolocci

Bastoni, spranghe di ferro, calci e pugni. Massimo Cristofanilli, 55 anni di Roma, da quattro giorni lotta tra la vita e la morte, per aver fatto il suo dovere. Ennesima vittima di una criminalità, che nella Capitale non conosce limiti.

L'uomo che lavora come fattorino, come anticipato dal Messaggero, nella notte tra domenica lunedì è stato massacrato da due ladri, che aveva sorpreso a rubare in un magazzino di articoli da pesca.

Si era recato verso le quattro di notte nel parcheggio, che si trova davanti a uno dei capannoni di Vicolo Pian Due Torri, alla Magliana, per iniziare il suo turno di lavoro. È bastato un attimo per accorgersi che all'interno c'erano due sconosciuti, che stavano rubando e avevano già portato fuori una parte della merce sottratta.

Cristofanilli ha telefonato immediatamente al proprietario, ma senza ricevere risposta. Ha tentato una seconda volta. A quel punto, ha chiamato al cellulare del custode e ha dato l'allarme. I due balordi hanno sentito la sua voce e sono usciti. Lo hanno aggredito con una violenza inaudita, riempiendolo di calci e pugni, al volto e all'addome. Poi lo hanno preso a sprangate, riducendolo a una maschera di sangue. A quel punto sono fuggiti rubando il suo furgone, proprio mentre stava arrivando anche il custode, e hanno fatto perdere le tracce. Quest'ultimo, ha fatto appena in tempo a vedere uno dei due banditi che si dileguava, con il volto nascosto da passamontagna.

«Quando sono sceso in cortile chiamato da Massimo, l'ho trovato a terra - ha raccontato Gashi Arush - era coperto di sangue e non dava segni di vita. Uno dei due ladri era incappucciato, l'ho visto, e ha ripetutamente cercato di mettermi sotto con il furgone».

Sul posto pochi minuti dopo è arrivata l'ambulanza, che ha trasportato il fattorino all'ospedale San Camillo. Qui è stato ricoverato in codice rosso nel reparto di Rianimazione dove i medici hanno diagnosticato un'estesa emorragia cerebrale. Le sue condizioni restano gravissime.

Delle indagini si stanno occupando gli agenti del commissariato San Paolo e gli uomini della squadra mobile, coordinati dal dirigente Luigi Silipo, che domenica notte hanno passato al setaccio del strade del quartiere. Gli investigatori hanno anche sequestrato i filmati delle telecamere di videosorveglianza a circuito chiuso, nella speranza di arrivare nel minor tempo possibile alle due belve.

Ascoltate anche alcune persone che lavorano nelle vicinanze del magazzino, per sapere se nei giorni precedenti qualcuno ha notato qualche strano movimento in zona.

Ma con il passare delle ore sembra sfumare sempre di più la possibilità di riuscire a trovare i ladri. Nessuna traccia neanche del furgone usato dai due per guadagnarsi la fuga.

Il mezzo, nonostante le previsioni, non è stato ancora rintracciato in città.

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