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Sorrisi e battute: "Qui mi sento come a casa"

L'ex premier accolto negli studi di Canale 5 dal coro "Silvio, Silvio!": "Mi commuovo"

Sorrisi e battute: "Qui mi sento come a casa"

Milano Solito camerino, con caffè e succhi di frutta, solita gag quando viene accolto dallo staff del programma, a cui dispensa al volo qualche barzelletta e storiella dall'inesauribile repertorio: «Grazie dell'ospitalità, mi trattate sempre bene qui». In effetti lì a Mediaset, come gli ricorda poi la D'Urso nella diretta, Berlusconi è un po' più che un ospite («Questa è casa tua! Bentornato»), avendola fondata qualche decennio fa. Che effetto ti fa entrare qui? «Mi commuovo» risponde il leader di Forza Italia, ringaluzzito dal coro «Silvio, Silvio, Silvio» con cui il pubblico di Domenica Live accompagna il suo ingresso in studio (e lui li invita a ripetere il coretto: «Potete ripetere che non ho capito bene?»).

A tre mesi di distanza dall'intervista a Matteo Renzi nello stesso salotto tv, e ad un anno esatto (era il 29 maggio 2015) dalla sua ultima apparizione dalla D'Urso su Canale 5, il leader di Forza Italia segna un'altra tappa della sua controffensiva mediatica in vista del voto nelle grandi città, che potrebbe segnare una battuta d'arresto per Renzi e l'inizio della rimonta. Perciò, si è convinto Berlusconi anche analizzando le ore di presenze di tv degli altri leader (non solo il premier, ma anche Salvini e Meloni, frequenti ospiti di talk show), bisogna tornare a calcare gli studi televisivi. Prima a Virus da Porro, poi dalla D'Urso, quindi in settimana in altri programmi tv, a partire da oggi dove sarà probabilmente ospite di una rete lombarda: il calendario delle apparizioni sulle tv nazionali è ancora in corso di definizione.

L'obiettivo è quello più volte ripetuto dall'ex premier: convincere gli indecisi, spiegare che «il voto di domenica è importantissimo». Perché, «anche se siamo ottimisti per natura, ricordiamoci che siamo in una brutta situazione, per cui andiamo tutti a votare, per la democrazia e la libertà, votate se non volete diventare sudditi di un governo che è non solo abusivo ma anche illegittimo».

Il Cavaliere è a suo agio nel salotto della D'Urso dove, forse per la prima volta in assoluto, si presenta in versione tecnologica, con un iPad in mano («Puoi spostare così per vedere le pagine», spiega alla D'Urso). Rispetto all'altra volta, quando scherzava con la conduttrice («l'unica che non ci è stata»), Berlusconi è più deciso ad utilizzare i minuti dell'intervista per raccontare la sua condanna «ingiusta», «tutto un imbroglio» che lo ha «messo fuori dalla politica non con le armi della democrazia ma con un uso politico della giustizia». Tanto che la prima parte dell'intervista si trasforma in un monologo, che la conduttrice prova a intervallare con le domande previste dagli autori, a cui però il leader azzurro risponde chiedendo il tempo per concludere il racconto sugli ultimi anni della sua storia politica. E dopo quasi 25 minuti filati, ringrazia del tempo concesso «perché è importante far sapere al pubblico che siamo in una non democrazia». Arriva il primo break pubblicitario, ma Berlusconi la prende benissimo: «Credo che la pubblicità un giorno dovrà essere santificata un giorno». Poi, l'inevitabile barzelletta, come pure il racconto dei nipotini (due nuovi in arrivo, e un altro invece, Alessandro, già tombeur de femmes. «Chissà da chi ha preso» si domanda la conduttrice.

PBra

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