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Il sottomarino? Affonda. Ecco il gioiello militare che imbarazza la Spagna

Spesi 4 miliardi per l'S-80 Plus, che non sta a galla. E per rimediare ora non entra nei porti

Il sottomarino? Affonda. Ecco il gioiello militare che imbarazza la Spagna

C'è una strana storia, che sta imbarazzando la marina militare spagnola che nasce probabilmente da un ingegnere distratto: il sottomarino che non riesce a galleggiare perché troppo pesante. Centoventicinque tonnellate in eccesso che portano giù, in fondo all'Oceano. Un intoppo sta costando una figuraccia a livello internazionale alla Spagna e costando miliardi di euro ai contribuenti.

E pensare che è tutta colpa di uno «zero virgola» se il sottomarino che prometteva di essere fiore all'occhiello, sta diventando la vergogna nazionale, il faro della tecnica che rischiava sì di andare giù ma non di tornare su. Una svista che per la marina militare spagnola vale circa 70 tonnellate e quattro miliardi di euro a sottomarino, quasi il doppio rispetto al costo stimato all'inizio. Tutto è iniziato quando gli ingegneri iberici hanno scoperto, un po' troppo tardi, che il sottomarino S-80 Plus di nuovissima generazione era molto più pesante del previsto. Da lì il timore che una volta varato potesse affondare senza più possibilità di recupero. Secondo Rafael Bardaji, ex responsabile dell'ufficio strategico del Ministero della Difesa Spagnola, «potrebbe esserci stato un errore di calcolo di qualche decimale nel progetto iniziale e poi nessuno si è preso la briga di controllare i calcoli». Hai detto niente. Errore che diventa irrimediabile, disastroso.

Panico e il tempo che stringe, cervelli al lavoro per salvare il salvabile, per escogitare soluzioni a portata di mano; parte la richiesta di Sos inviata alla Electric Boat, azienda americana che fornisce consulenze navali all'Esercito degli Stati Uniti. Ed è così che si iniziano a moltiplicare i costi; cifre che salgono, vertiginosamente. All'inizio, obiettivo degli ingegneri d'oltreoceano era alleggerire il sottomarino da 2200 tonnellate e renderlo così idoneo alla navigazione. Poi, la soluzione migliore è sembrata quella di allungare lo scafo di 10 metri così da aumentarne la galleggiabilità.

Operazione complicata ma realizzabile. Nel 2013 al via i lavori, fino a quando insorge un altro, serio problema: le nove dimensioni del sottomarino sbattono con un però grande non abbastanza come la banchina del porto di Cartagena, a Murcia.

Il progetto originale riguardava una nave dislocante di 71 metri e 2.200 tonnellate: ora invece l'S-80 Plus è una barca di 81 metri e 3.000 tonnellate. E allora ecco che si ricomincia la ricerca disperata di una soluzione d'emergenza: dragare e rimodellare il porto di Cartagena, al costo di 14 milioni di euro.

Ciò che è chiaro, è questo «zero virgola» che è sfuggito, andrà a pesare in maniera non indifferente sulle già provate casse del governo spagnolo, che tra crisi economica e disoccupazione non sta certo attraversando un periodo felice. Il progetto S80 sta costando veramente troppo.

Anche se dal Ministero della Difesa iberico hanno da subito minimizzato, sostenendo che su progetti di questa portata ritardi e aumenti di costo di questa entità sono da considerarsi normali. La consegna dei quattro nuovi sottomarini della classe S-80 è prevista per settembre del 2022, maggio 2024, marzo 2026 e luglio 2027. La sostituzione dei sottomarini S-70 con gli S-80 era stato pubblicizzato come una grande opportunità, orgoglio di un Paese che vuole risalire la china, il progetto del ministero doveva rilanciare il ciclo di investimenti industriali.

Oggi rischia di essere un grandissimo, costosissimo buco nell'acqua.

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