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Spunta una nuova carta per candidare Berlusconi: "Ingiusta la retroattività"

La Lista Pannella si appella alla corte Ue contro la legge Severino. Il Cavaliere: «Sarò in campo»

Spunta una nuova carta per candidare Berlusconi: "Ingiusta la retroattività"

Silvio Berlusconi lo ha messo in chiaro domenica scorsa a Fiuggi: Strasburgo o non Strasburgo io sarò in campo. Una promessa - «parteciperò alla campagna elettorale con la passione di sempre» - che non cancella la speranza che la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo possa fare giustizia e restituirgli la piena agibilità politica, oltre a certificare quella dirittura morale da «uomo onesto, integro e contribuente leale» che il presidente di Forza Italia ha rivendicato dal palco.

In vista di questa battaglia il Cavaliere può contare su un nuovo alleato. Come scrive Dimitri Buffa su Il Tempo, il 22 novembre quando il ricorso contro la legge Severino che ne ha decretato la decadenza sarà discusso a Strasburgo, la Lista Pannella si schiererà al suo fianco contro il pasticcio giuridico della retroattività della norma. La decisione risale al 17 agosto quando l'assemblea della Lista Pannella decise di presentare un cosiddetto amicus curiae (amico della corte), «atteso che norme sostanzialmente punitive non possono mai, secondo la visione costituzionale condivisa e comune, essere applicate a fatti, accadimenti, condotte, verificatisi prima della sua entrata in vigore. Si tratta cioè di ribadire il principio più volte affermato dalla Cedu, quale baluardo dello Stato di diritto, della prevedibilità della sanzione, intesa in senso sostanziale, nel momento in cui un soggetto pone in essere una determinata condotta». Bisogna ricordare che già ai tempi del governo Monti la Lista Pannella si schierò con decisione contro la legge Severino e da allora non ha mai derogato da questo indirizzo.

Sullo sfondo, in attesa di capire con quale legge elettorale si andrà a votare per le Politiche, si continua sulla forma con cui il centrodestra si presenterà al grande appuntamento di primavera. Forza Italia, dopo l'investitura del segretario generale del Ppe, valuterà se inserire nel logo azzurro la parola Ppe oppure ricorrere al cuore giallo. C'è poi l'operazione centro che va avanti, ovvero la costituzione d un soggetto moderato che Renato Brunetta chiama «quarto petalo» del «quadrifoglio con Forza Italia, Lega e Fdi»; Stefano Parisi la definisce «quarta casa», altri «quarta gamba». L'idea è controbilanciare la coalizione con un soggetto che possa fare asse con Forza Italia, rafforzando la componente liberale e cattolica e non farsi schiacciare dall'ala sovranista rappresentata da Lega e Forza Italia.

L'obiettivo è coinvolgere tutte le forze centriste, coinvolgendo gli ex Dc del Pdl, nei fittiani di Direzione Italia, nei malpancisti di Ap in rotta con Angelino Alfano (ieri il deputato laziale Gianfranco Sammarco ha ufficialmente lasciato Area Popolare per tornare in Forza Italia), nei liberali di Enrico Costa, Stefano De Luca, Cinzia Bonfrisco ed Enrico Zanetti, nei tosiani di «Fare!, nell'Udc di Lorenzo Cesa fino a Idea di Gaetano Quagliariello. Della partita potrebbe essere anche «Energie per l'Italia» di Parisi, che però prende ancora tempo, mentre al Senato Roberto Formigoni e Gabriele Albertini potrebbero presto lasciare Ap per passare con lui. Questo rassemblement, come racconta l'Adnkronos, avrebbe avuto buoni riscontri nei sondaggi arrivati ad Arcore. L'idea è quella di un centrodestra vasto e inclusivo che guardi a tutti coloro vicini alla storia azzurra e alternativi alla sinistra.

Con un soggetto multiforme in grado di ricomporre una dolorosa diaspora.

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