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Vogliono stangare autobus e metro per salvare le partecipate

Cottarelli illustra il programma di razionalizzazione delle partecipate: "Sanzioni per gli enti che non le riducono". E suggerisce alle imprese del trasporto pubblico locale di aumentare le tariffe: "In Italia siamo troppo generosi"

Vogliono stangare autobus e metro per salvare le partecipate

Altro che tagliare le sacche di spreco, qui discutono di ritoccare all'insù gli abbonamenti ai mezzi pubblici. L'ideona di andare a mettere mano agli abbonamenti di metropolitane, tram e autobus è venuta al commissario alla Spending review Carlo Cottarelli che non ha trovato di meglio che andare a pescare nei portafogli degli italiani per appianare i debuti mostruosi delle partecipate.

Entro la fine del 2015 i risparmi che il Tesori e gli enti locali potrebbero ottenere dai tagli alle partecipate pubbliche si aggirano intorno ai 500 milioni di euro. A patto che il piano di spending review venga attuato dal primo all'ultimo punto. L'obiettivo del premier Matteo Renzi è passare dalla circa ottomila censite a mille nel giro di tre anni. "Se ci si muove rapidamente, con energia - ha spiegato Cottareli illustrando alla stampa il programma di razionalizzazione delle partecipate locali pubblicato lo scorso 7 agosto - si può arrivare a ridurne il numero di duemila in un anno". Purtroppo non esiste una stima precisa del numero delle partecipate perché le amministrazioni pubbliche, in molti casi, non hanno risposto al questionario o hanno inviato risposte parziali. "Sappiamo che sono più di diecimila e che sono troppe - ha sottolineato - e non è essenziale conoscere il numero preciso, l’importante è ridurle e renderle più efficienti". Anche così, però, non sarebbe sufficiente. Le imprese italiane del trasporto pubblico locale, per esempio, presentano passivi rilevanti. Tanto che Cottarelli suggerisce agli enti locali di agire sulla rimodulazione tariffaria andando ad aumentare gli abbonamenti. "Siamo molto più generosi di altri Paesi", ha detto il commissario facendo notare che vi è un pronunciato divario rispetto ad analoghe tariffe europee. Cottarelli ha, tuttavia, avvertito che occorre "evitare aumenti eccessivi" perché se si alzano troppo le tariffe la conseguenza è che si riduce l’uso dei mezzi pubblici e le persone preferiscono prendere l’auto privata. Evitare quindi gli eccessi, ma, ha detto, "un po' di spazio c’è".

Nel programma di razionalizzazione delle partecipate viene, poi, invitato il parlamento a prevedere norme che contemplino la "sospensione immediata" e le "sanzioni" che portino alla chiusura delle partecipate locali "in termini ragionevoli". Cottarelli ha, infatti, fatto notare che esiste la possibilità di intervenire sui Comuni, mentre per quanto riguarda le Regioni, vi è un problema costituzionale "più delicato" che punterebbe ad aggirare attraverso un accordo politico. "È nell'interesse delle stesse Regioni - ha fatto notare il commissario alla Spending review - avere un sistema più efficiente". Facendo notare che vi sono 26mila amministratori e 37mila cariche nei consigli di amministrazione Cottarelli ha, infine, precisato che si possono considerare sicuramente 300 milioni annui di riduzione dei costi di amministrazione, 600 milioni dalla dismissione delle partecipate in perdita, 350 milioni dall’applicazione dei costi standard e 2-300 milioni provenienti dal risanamento delle aziende.

Altri risparmi verrebbero dalla riduzione dei trasferimenti alle società inefficienti.

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