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La stella Lebron supporta Clinton. Mike vota Trump

Tra gli sportivi di spicco schierati per le elezioni presidenziali americane ci sono Mike Tyson e Lebron James

La stella Lebron supporta Clinton. Mike vota Trump

Come il match del secolo. Così l'America, e forse il mondo intero, attende l'esito delle elezioni presidenziali tra Hillary Clinton e Donald Trump. Nella scelta sul voto, il sostegno che i personaggi sportivi offrono nei confronti dell'uno o dell'altro candidato ha la capacità di influenzare la decisione finale del popolo americano.

Tra gli sportivi di spicco ci sono Mike Tyson e Lebron James. Il primo, pugile devastante sul ring ma personaggio controverso, appoggerà il tycoon Trump; il secondo, invece, miglior giocatore delle ultime finali e simbolo del basket americano, è salito ieri notte sul palco di Cleveland, al fianco di Hillary, in uno degli ultimi eventi elettorali. E questo potrebbe influire sulle scelte finali di uno Stato come l'Ohio, e non solo, profondamente legato al Re per aver trascinato i Cavaliers al primo titolo della storia. Ma anche per il suo impegno nel sociale in favore di migliaia di studenti dell'Ohio, cosa che influenzerà l'elettorato più giovane e la comunità afroamericana. «C'è soltanto un candidato in grado di capire i problemi di un ragazzo di Akron (sua città natale ndr) nato povero: Hillary Clinton. Voterò per lei perché raccoglie l'eredità del mio amico Obama portando il messaggio di speranza». Un suggerimento che, senza ombra di dubbio, peserà eccome. «Con la sua fondazione, LeBron tratta ogni ragazzo come se fosse suo figlio: lotterò per gente come lui» ha dichiarato la Clinton la scorsa notte.

Di altro avviso, è il 50enne Mike Tyson, il più giovane campione del mondo dei pesi massimi, che su Instagram ha postato dieci giorni fa: «E' tempo di gestire l'America come un business in cui non importa il colore della pelle. Chi sa fare un lavoro...avrà il lavoro». E rilancia: «Trump mi stringe la mano e rispetta la mia famiglia: nessun altro presidente, nemmeno Obama, l'ha mai fatto». Come 25 anni, quando Trump fu uno dei pochi a levarsi in favore di Tyson nella nota vicenda dell'arrestato di abuso sessuale nei confronti di una ragazza 18enne in una stanza d'albergo. «Mike è stato incastrato: la gente si approfitta di lui...» dichiarò a quel tempo Trump, uno che qualche anno dopo verrà accusato di comportamenti denigratori nei confronti delle donne, ma che gli è bastato per conquistarsi la riconoscenza di Tyson.

«Posso portargli almeno 20 mila voti» ha chiosato sulle elezioni. Basterà?

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