L'articolo della domenica

Lo stolto guarda il Califfo, il saggio la Turchia

Erdogan vuole prendersi la Siria e l'Irak. Europa e Usa lo appoggiano. Putin e Iran no

Lo stolto guarda il Califfo, il saggio la Turchia

Il presidente francese Hollande sta cercando di mettere in piedi un'alleanza militare disposta a distruggere l'Isis. Ha coinvolto il premier Cameron, ha parlato con Obama e alla fine è andato da Putin, il primo a proporre questo tipo di coalizione. Ne esiste infatti già un'altra di cui fanno parte gli Usa, la Turchia ed i Paesi arabi ma non ha mai fatto nulla perché i partecipanti islamici in fondo appoggiavano l'Isis. L'alleanza militare che cerca di mettere in piedi Hollande è esattamente la stessa che ha combattuto e sconfitto il nazismo. Con la Guerra fredda è stata cooptata la Turchia ma, scomparsa l'Urss, la Turchia è rimasta e la Russia non è stata accolta.Funzionerà l'alleanza Usa-Gran Bretagna-Francia-Russia? Nessuna di queste potenze vuole mandare truppe di terra. Nessuna se la sente di occupare il territorio dell'Isis e non saprebbe come governarlo. Invece la Turchia, sotto Erdogan, aspira a diventare la potenza egemone del mondo musulmano nel Medio oriente e dell'Asia Centrale e sogna di inglobare il territorio del Califfato, cioè parte della Siria e dell'Irak.È perfettamente in condizione di invaderlo militarmente e sa anche come controllarlo, presentandosi come l'unica nazione in grado di restaurare la pace e l'ordine. Per questo oggi appoggia il Califfato, per creare disordine e poi apparire come il salvatore. Gli americani non vogliono grane, sono amici dei turchi, odiano i russi, diffidano dell'Iran e quindi probabilmente lascerebbero fare. L'Europa resterà ferma perché non sa respingere i milioni di profughi musulmani che la Turchia può farci arrivare. Chi si oppone al tentativo della Turchia di diventare una grande potenza sono solo l'Iran - che vuole salvare l'area sciita dell'Irak e della Siria -, e la Russia, che vuol conservare una base nel Mediterraneo e teme un'azione destabilizzante dei turchi nel Caucaso. È con loro che la Turchia è destinata a entrare sempre più in conflitto.

Un segnale è rappresentato dall'abbattimento dell'aereo russo, si attende la scintilla anche con gli iraniani.

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