Cronache

Stop a bufale e tesi antiscientifiche Medici in campo contro le fake news

Sulle intolleranze alimentari un giro d'affari da 300 milioni

Stop a bufale e tesi antiscientifiche Medici in campo contro le fake news

Roma Stop alle bufale, alle diagnosi fai da te, alle tesi antiscientifiche. La scellerata campagna dei no vax ha avuto almeno una conseguenza positiva: la presa di coscienza da parte di esperti e medici della necessità di reagire alla diffusione di diagnosi, terapie e consulenze nel campo della salute tutte prive non solo di qualsiasi evidenza scientifica ma addirittura contrarie anche al semplice buon senso. In alcuni casi si tratta di bufale innocue in altri di vere e proprie truffe ai danni di persone gravemente malate e bisognose di agganciarsi ad una speranza come nel caso Stamina.

I medici dunque scendono in campo sul web per contrastare la diffusione delle bufale con il sito della Federazione nazionale degli Ordini dei medici: dottoremaeveroche.it. Al loro fianco un divulgatore scientifico che con le sue trasmissioni ha smascherato tanti ciarlatani, Piero Angela. «Non possiamo decidere se la terra gira per alzata di mano -afferma Angela- Non possiamo contrapporre alla tesi di un medico o di uno scienziato l'opinione di un ciarlatano»

Uno dei settori dove le fake news sono più frequenti è quello delle allergie e delle intolleranze alimentari che alimenta un giro d'affari da oltre 300 milioni di euro all'anno. I test che circolano sono per la maggioranza fasulli e possono costare fino a 500 euro. I medici sottolineano che il solo metodo efficace per scoprire la presenza di allergie e intolleranze è la procedura dello specialista che effettua prima il prick test somministrando allergeni sull'avambraccio e poi approfondisce con le analisi del sangue. Gli esperti e le società scientifiche hanno quindi stilato una sorta di decalogo per mettere all'erta i cittadini rispetto a guru e guaritori improvvisati. Prima di tutto le intolleranze alimentari non sono mai responsabili di sovrappeso e obesità ma di altri disturbi come la gastrite. É bene evitare l'autodiagnosi se si ha una reazione anomala dopo aver ingerito uno o più alimenti: soltanto un medico potrà valutare l'eventuale allergia. Quindi si devono evitare i non medici e sopratutto i test non validati per i quali manca evidenza scientifica di attendibilità. I test non validati sono tanti come quelli kinesiologici che valuterebbero una perdita di forza nell'individuo se afferra un alimento al quale è allergico. E poi il dosaggio IGg4, test citotossico, Alcat test, test elettrici, analisi del capello, iridologia, biorisonanza, pulse test, riflesso cardiaco auricolare. Vietato dai medici escludere alimenti dalla dieta senza una diagnosi ed una prescrizione medica perché possono comportare un rischio nutrizionale soprattutto nei bambini. Dunque no all'eliminazione del glutine o del lattosio senza accertamenti eseguiti da uno specialista.

Infine non utilizzare internet per diagnosi e terapie.

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