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"Lo strafalcione della Fedeli? Un errore mio"

"Lo strafalcione della Fedeli? Un errore mio"

Gentile direttore,

in merito a quanto pubblicato oggi sul suo giornale e sul sito web riguardante la ministra Fedeli, mi preme informare lei e tutti i lettori che la «gaffe» da voi segnalata è in verità frutto di un mio errore nel tagliare il testo scritto dalla Ministra per renderlo compatibile con gli spazi previsti ai fini della pubblicazione. Così, due proposizioni originariamente indipendenti sul piano grammaticale, sono diventate una principale («sarebbe opportuno») e due subordinate («che lo studio della Storia non si fermasse tra le pareti delle aule scolastiche ma prosegua anche lungo tutti i percorsi professionali»). Nel testo originale si trattava di due proposizioni principali: «sarebbe opportuno....; sono infatti convinta». A questa seconda seguiva la subordinata «che debba proseguire anche lungo tutti i percorsi professionali». Quel «debba proseguire» è diventato un congiuntivo esortativo «prosegua», erroneamente collegato con un «ma» alla proposizione precedente. Errore grave, ma mio, non della ministra che, essendo impegnata in una serie di incontri istituzionali al momento dell'invio, non ha potuto rileggere la versione finale del testo.

Per quanto mi riguarda non posso che scusarmi con i diretti interessati e con i lettori. A lei chiedo di tener conto di quanto qui scritto al fine di ristabilire su giornale e sito web la verità dei fatti.

*Portavoce della ministra Valeria Fedeli

Caro Simone Collini,

prendiamo atto della sua precisazione. Non si scoraggi. Per dirla alla Totò: nessuno nasce imparato e anche noi lo nacquimo..

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