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Strage Bologna, Mattarella: "L'Italia non deve dimenticare"

Nel 35° anniversario dell'attentato che costò la vita a 85 persone Bologna ricorda le sue vittime

Strage Bologna, Mattarella: "L'Italia non deve dimenticare"

Nel trantacinquesimo anniversario della strage di Bologna, che cosò la vita a 85 persone, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un telegramma al presidente dell’Associazione delle vittime del 2 agosto, Paolo Bolognesi. "L’Italia - si legge nel messaggio - ha il dovere di non dimenticare quella strage e quelle vittime innocenti che fanno ormai parte della memoria nazionale. "L’attentato del 2 agosto 1980 - sottolinea Mattarella - fu il culmine sanguinoso di una strategia stragista, mirante a scardinare la democrazia e le conquiste sociali dell’Italia repubblicana. La reazione degli italiani, a partire dalla città di Bologna, fu decisa e compatta, con grande forza e dignità e rappresentò, ancora una volta, l’argine più robusto contro ogni tentativo di destabilizzazione".

Secondo il Capo dello Stato "dopo lunghi anni di indagini difficili, contrassegnate da reticenze e tentativi di depistaggio, la magistratura, sostenuta dall’impegno e la tenacia dell’Associazione dei familiari delle vittime, ha concluso il suo iter processuale, pronunciando una sentenza definitiva. Su quella tragica vicenda permangono però ancora angoli bui, specie per quanto riguarda mandanti ed eventuali complici. L’auspicio è che la verità possa emergere nella sua interezza: la vostra battaglia che riguarda anche l’introduzione del reato di depistaggio costituisce un’importante risorsa".

Mattarella ha inviato la solidarietà alla città di Bologna, "saldo presidio di partecipazione a un dolore immenso, che il trascorrere degli anni non può cancellare".

Il sottosegretario De Vincenti

"Il percorso non è finito ma è in atto e lo vogliamo portare fino in fondo insieme con voi - ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, rivolgendosi ai familiari delle vittime -. Il governo non à qui per fare promesse ma si sente qui al posto giusto e al momento giusto". Il rappresentante del governo ha preso la parola in Consiglio comunale. "Oggi il governo non può che essere qui per dare risposte, per quanto non definitive, alle vostre domande. Sono qui per dirvi che con Bologna e con le vittime di tutte le stragi - ha concluso De Vincenti - non dimentica il Paese intero". ll sottosegretario ha poi garantito l’impegno del governo per arrivare all’approvazione della legge sul reato di depistaggio, alla piena applicazione della
legge sui risarcimenti ai familiari delle vittime e della direttiva del premier Renzi sulla declassificazione degli atti sulle stragi. Tre richieste più volte avanzate dai familiari delle vittime.

Il presidente dell'Associazione vittime

"Le parole per quanto riguarda le carte e il reato di depistaggio sono state positive - ha detto il presidente dell’Associazione familiari vittime, Paolo Bolognesi, a commento delle parole del sottosegretario -. Sui risarcimenti è chiaro che vuole fare una ricognizione.

Del resto è appena arrivato come sottosegretario, però, siccome si occupa proprio della materia forse è la volta buona che chiudiamo una volta per tutte e speriamo che il prossimo anno si possa
arrivare senza polemiche di questo tipo".

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