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Sul Cara di Mineo il Sap denunciò tutto un anno fa

Tonelli, segretario del sindacato di polizia, accusa: "A Mineo si taglia il prato ma a noi ci impongono la spending review"

Sul Cara di Mineo il Sap denunciò tutto un anno fa

“Abbiamo denunciato un anno fa le anomalie del Cara di Mineo; ci hanno accusato di tutto ma oggi si dimostra che dicevamo la verità”. Gianni Tonelli, segretario nazionale del Sindacato autonomo di polizia (Sap), intervistato dal giornale online Intelligonews, rivendica di aver fatto la sua parte nel contrastare il business dell’immigrazione.

Secondo Tonelli sul Cara di Mineo “vi era un business dell’immigrazione in Africa, in Asia e anche in Italia, immigrazione clandestina o falsa clandestina, umanitari”. “L’ho visto – prosegue il sindacalista - quando l’anno scorso sono andato a visitare la struttura e già allora avevo notato e parlato di anomalie poi riportate dai media”. Tonelli afferma che le famose card “servono ad attivare i servizi per gli ospiti della struttura” e “vengono assegnate ai migranti dopo la loro presa in carico dalla cooperativa che gestisce il centro”. “Si verifica spesso, ad esempio per siriani ed eritrei, - spiega il segretario del Sap - che queste persone abbandonino il Cara per raggiungere altre mete europee; ma una serie di benefici di carattere economico continuano a essere versati alla cooperativa perché la card resta attiva per tre giorni se il titolare non dà più traccia di sé”.

Un sistema che comporta dei notevoli sprechi e che fa rabbia anche alla luce della rigorosa spending review a cui vanno incontro le forze dell’ordine. “Al Cara di Mineo – racconta Tonelli - ci si occupa perfino di rasare l’erba del prato col giardiniere, cosa che io non mi posso permettere a casa mia, allora capisci che in quel luogo c’è un’opulenza eccessiva: dall’irrigazione del prato, al taglio dell’erba, alle card, alla mensa, ai computer. Tutto ciò a fronte del fatto che noi poliziotti ci dobbiamo comprare le magliette di tasca nostra”. “Mancano – attacca Tonelli - 42mila uomini nelle Forze dell’Ordine, 18mila solo nella Polizia di Stato dove abbiamo carenza di 9mila sovrintendenti e 14mila ispettori che sono espressione di professionalità acquisita sul campo, con lo studio e con corsi e concorsi”. E ancora: “Il governo ne assumerà 2500: come un Oki su un dente cariato. E siccome ogni anno nelle Forze dell’Ordine vanno in pensione tra le 6 e le 7mila persone, quei 2500 rappresentano il 50 per cento che non verrà rinnovato il prossimo anno perché c’è un turn over al 55 per cento: su cento persone che vanno in pensione, ne vengono assunte solo 55.

E tra l’altro i 2500 nuovi assunti saranno impiegati in servizi dedicati per il Giubileo straordinario”.

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