Politica

Una svastica per depistare Gli esperti: disegnata al contrario è un simbolo degli skin rossi

Roma Potrebbe rivelarsi un depistaggio fatto ad arte la scritta apparsa due giorni fa a Roma sul monumento che ricorda le vittime di via Fani, i cinque agenti della scorta di Aldo Moro che il 16 marzo 1978 furono barbaramente uccisi dalle Brigate Rosse. Gli inquirenti (procede il commissariato di Polizia di Monte Mario) stanno indagando per risalire ai colpevoli del gesto che, dai familiari delle vittime, può essere definito solo «vile e volto a infangarne la memoria». Sui giornali e sui siti internet si parla di «scritte a opera di neofascisti», ma c'è chi non ne è pienamente convinto. Le svastiche disegnate sul monumento sono, infatti, due, una delle quali debitamente nascosta e maldestramente cancellata, nelle foto riportate sui giornali, con delle pietre.

Ebbene, la seconda è una svastica alla rovescia che, fanno notare esperti del settore, «è un chiaro simbolo da sempre appartenente agli skin di sinistra». Nella scritta, che riporta la dicitura «a morte le guardie», oltretutto, la «A» iniziale è disegnata come quella del simbolo degli anarchici. Un segno di riconoscimento? «Cosa certa - spiega l'avvocato Valter Biscotti, legale dei familiari delle vittime - è che si tratta di uno sfregio alla memoria dei cinque agenti uccisi e questo è intollerabile. Per questo, se i responsabili saranno presi, ci costituiremo parte civile nel corso di un eventuale processo». La Procura ha infatti aperto un fascicolo sull'accaduto. «I colpevoli della strage di via Fani - spiega l'avvocato Elisabetta Aldrovandi dell'Osservatorio nazionale sostegno vittime - non hanno pagato abbastanza per ciò che hanno fatto e oggi tengono convegni in giro come fossero esempi da prendere. Questo nuovo sfregio è una violenza che si aggiunge a quella già subita dalle vittime».

Non è la prima volta che il monumento di via Fani viene preso di mira. Vent'anni fa sul vetro dello stesso apparsero stelle a cinque punte, mentre nel 2007 vi fu scritto sopra «Bush come Moro». In quei casi si parlò di scritte anarchiche.

ChG

Commenti