Politica

Tagli di Piombo

D a qualche anno le persone si dividono in due tipi: quelle che influenzano le altre e quelle che vengono influenzate. Tertium, sembrerebbe essere, non datur ... eppure dovrebbe esistere una via d'uscita. L' arrivo della Rete sembra aver estremizzato alcune caratteristiche umane. Tra queste quelle di aver voglia di «fare colpo»; poi ci sono le persone che quasi amano subire, incolonnarsi, far parte del cosiddetto gregge. Nascondersi tra le righe, al massimo lanciare il sasso e nascondere la mano. Nell'era del web, si è riusciti ad edificare questa peculiarissima figura di argilla che risponde al nome di influencer che dovrebbe avere la capacità di costringere qualcuno a fare qualcosa. Non che abbia nulla contro gli influencer; in fondo loro ci provano e finché ci sarà qualcuno che pagherà beh, peggio per loro. A me colpisce di più il fatto che qualcuno davvero possa essere così appiattito sui gusti degli altri, così privo di libero arbitrio, così pigro, da rinunciare a quel personalissimo stato d'animo, così intimo ed intenso, così unico, quell'attimo così sexy che precede LA scelta. È in quell'attimo, infatti, che l'individuo esercita la propria forza nel mondo, la propria individualità; in quel rapidissimo momento che precede la decisione - e dunque l'esercizio dell'arbitrio - una donna o un uomo si riconoscono esclusivamente in sé stessi e sono davvero soli nel mondo, ma soli nel senso più puro. Ecco, chi si affida all'influencer quegli attimi magici non li ricorda più; certamente li ha avuti nei primi passaggi di vita, infatti chi sceglie più di un bambino, ancora puro e per certi versi riluttante all'essere educato che è sempre fatica mediare tra ciò che si vorrebbe e ciò che altri vorrebbero da te - chi non ha dunque attraversato il catartico momento in cui, pur non avendo scelto di essere qui, almeno attraversa la vertigine di poter deviare la propria vita attraverso una singola scelta? E non sembri che stia scrivendo di cose distanti dal rapporto tra un influencer e la sua «vittima». Infatti, dalla selezione di un libro, di un soggiorno, di uno spettacolo, di un capo di abbigliamento, può dipendere buona parte del modo di essere di un individuo e della formazione del suo carattere e, se queste scelte, magari indotte da altri e non dalla propria sensibilità, faciliteranno, oltre che uno strano rapporto carnefice/vittima, anche un pericoloso effetto lobotomizzante allora sarà il momento di sperare e credere che non a lungo dureranno questi infiltrati che in Rete hanno trovato il modo non solo di alleggerire il nostro portafogli ma come negli antichi racconti di viaggio poi nel tempo ridimensionati a storiella - l'influencer davvero avrà sostituito quei fotografi/esploratori che spaventavano gli indigeni a tal punto che, una semplice fotografia, rappresentava per essi il furto dell'anima.

Ecco: io credo che un post prezzolato, disanimato e solo ben piazzato su Instagram non solo rubi l'anima al mondo ma desertifichi le gioie dell'essere unici.

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