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Tajani richiama il governo: "Lega con M5s contro natura"

L'azzurro a Matteo: torni a casa con il centrodestra. La replica: "C'è un contratto e tenterò di rispettarlo"

Tajani richiama il governo: "Lega con M5s contro natura"

Nelle ore in cui si accende il confronto sul Dl Dignità, Forza Italia con Antonio Tajani prova a ricordare a Matteo Salvini la sua originaria appartenenza. L'appello è quello a mettere da parte al più presto l'anomalia gialloverde e investire nel centrodestra, decisamente maggioritario nel Paese.

«Governare con il M5s è contro natura per la Lega, basta vedere quello che sta accadendo in queste settimane: tante parole e pochi fatti. È impossibile per Salvini stare con Di Maio, credo che sia giusto che torni a casa, con il centrodestra, con Forza Italia e Fratelli d'Italia», è l'appello del presidente del parlamento europeo al Gr Rai. Quello che dice Salvini per le prossime elezioni europee (ovvero che saranno uno scontro «tra noi e le élite Ue») «mi sembra molto propaganda nazionale. Forza Italia sta combattendo per i diritti dei cittadini da anni, nel Parlamento europeo e nelle istituzioni comunitarie. L'ho fatto da vicepresidente della Commissione europea e lo sto facendo da presidente del Parlamento. Ecco perché puntiamo alla riconquista della presidenza del Parlamento europeo per i prossimi due anni e mezzo».

Tajani offre anche il suo consiglio sulla questione sbarchi e immigrazione irregolare. «Io credo che bisogna fermare i flussi migratori in Libia. Ecco perché nei prossimi giorni sarò a Tripoli e poi mi recherò nel Niger proprio per cercare di dare un contributo a una soluzione europea del problema migrazione».

Salvini nella sua replica evita toni affilati, ma conferma la volontà di non mettere in discussione le alleanze esistenti. «Io faccio quello che mi dicono i cittadini. C'è un contratto di governo e cercherò di rispettarlo fino in fondo, non solo sui temi in cui sono direttamente responsabile e cioè quello dell'immigrazione, della sicurezza, della lotta alla mafia, ma anche sui temi fiscali, del lavoro, della legge Fornero, della riduzione delle tasse e dei rapporti con Equitalia». E quindi «fino a che ci sarà quel contratto di governo io mi atterrò a quel contratto». Sulla possibile candidatura di Silvio Berlusconi alle Europee, Salvini non si sbilancia: «Ognuno corre per la sua lista. Auguro a Forza Italia le migliori fortune, ma non sono io a fare le liste degli altri partiti. Per fortuna».

Sullo sfondo Forza Italia continua la sua analisi critica nel merito dei provvedimenti governativi: «Di Maio propaganda da settimane i fantasmagorici contenuti del decreto Dignità. Se confermate le bozze in circolazione, siamo davanti a un colpo mortale per le imprese italiane. Non si crea lavoro con le catene alla crescita, occupazione riparte solo con più sviluppo» commenta Mariastella Gelmini. E Maurizio Gasparri apre un altro fronte potenzialmente divisivo per Lega e Cinquestelle. «Ancora una volta, su un tema fondamentale come quello della famiglia, emergono divergenze nel governo. Il timore è che il passo tra la partecipazione ai gay pride e la riproposizione di leggi assurde come quella del cosiddetto utero in affitto sia breve. Pur essendo vietata in Italia, infatti, questa pratica, che consiste nell'acquistare un figlio, come un qualsiasi altro prodotto commerciale, viene praticata da alcune coppie all'estero che poi cercano di ottenere il riconoscimento del figlio in Italia.

Per porre un freno ho presentato una proposta di legge che, oltre a confermare i divieti già vigenti in Italia, punisca anche i nostri connazionali che volessero praticare all'estero questa procedura».

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