Politica

Tap, pugno duro del governo: arresto per chi entra in cantieri. Ma la proposta è inammissibile

Un emendamento alla manovra considera l'opera di interesse strategico nazionale. Insorge il M5s: "Bloccare il colpo di mano"

Tap, pugno duro del governo: arresto per chi entra in cantieri. Ma la proposta è inammissibile

La Tap come la Tav. L'esecutivo ha presentato un emendamento alla manovra economica per trasformare i cantieri in "siti di interesse strategico nazionale". Di conseguenza, chi protesterà e varcherà i confini senza autorizzazione rischierà l'arresto. L'emendamento è stato inoltrato alla Commissione Bilancio della Camera: ora toccherà al presidente della Commissione Francesco Boccia prendere la decisione sulla sua ammissibilità o meno. Ma l'emendamento è già diventato un caso politico.

"Faremo di tutto per bloccare il colpo di mano. È inaccettabile che un'opera inutile, anzi dannosa come il gasdotto Tap venga inclusa tra quelle considerate strategiche", denunciano i deputati M5S in relazione all'iter della Legge di Bilancio. "No alle procedure speciali e alla militarizzazione dell'area di Melendugno. Una modifica di questo genere, evidentemente ordinamentale, non può entrare nella manovra. Inoltre - concludono i portavoce - sarebbe l'ennesimo abuso di una politica che scavalca qualunque processo democratico e calpesta le comunità locali in ossequio alle grandi lobby delle fossili".

"La violenza degli attivisti No Tap deve essere fermata subito, non c'è un momento da perdere: questa gentaglia è nemica dello sviluppo, nemica della crescita del proprio Paese, e nelle ultime ore ha dimostrato anche di essere esattamente pericolosa anche per l'ordine pubblico. Con questi personaggi si dovrà usare il pugno duro, non c'è alternativa. La loro opposizione a un'opera strategica come il Tap non è soltanto pericolosa, ma espone l'Italia a una pessima figura internazionale: il gas dall'Azerbaijan rappresenterebbe una preziosissima occasione per diversificare le nostre forniture, per rendere più efficiente l'intero sistema nei momenti critici. Solo degli stolti non capirebbero il valore di quest'opera, per cui gli attivisti no Tap devono essere fermati subito, senza perdere tempo", ha invece tuonato in una nota Stefano Maullu di Forza Italia.

Alla fine l'emendamento è stato dichiarato "inammissibile".

"La decisione del relatore della Legge di Bilancio 2018, il presidente Francesco Boccia, di rendere inammissibile l'emendamento proposto dal governo su Tap è corretta nella forma e nella sostanza", ha dichiarato il deputato dem Dario Ginefra. Che poi ha aggiunto: "La proposta del governo era formalmente sbagliata, norme di questo tipo stridono con lo spirito e le caratteristiche di una legge di bilancio, e sostanzialmente incomprensibile atteso che le manifestazioni che sino ad oggi hanno caratterizzato la protesta no tap sono state facilmente governate dalle forze dell'ordine e dalla Prefettura di Lecce senza la necessità di norme speciali e vedono, sistematicamente, i rappresentanti delle comunità interessate, a partire dai sindaci, schierati a garanzia del rispetto della legge.

Non servono trincee e militarizzazioni del territorio, ma dialogo con le comunità locali".

Commenti