Cronache

Tassista travolto e ucciso mentre soccorreva dei feriti

L'uomo si era fermato per aiutare due fidanzati speronati da un pirata. È stato centrato da due auto

Tassista travolto e ucciso mentre soccorreva dei feriti

Milano C'è sempre qualcuno in autostrada o su strade a scorrimento veloce che, dopo un incidente, scende dall'auto quasi in trance, animato dal desiderio nobilissimo di salvare la vita a qualcun altro e, purtroppo, finisce per rimetterci la propria. A settembre era successo a una mamma milanese 38enne che, speronata sull'Autolaghi con conseguente testacoda, nella fretta di mettere il triangolo per indicare agli altri automobilisti di procedere con cautela perché in macchina aveva le figlie di 5 anni e 8 mesi, è stata travolta e uccisa da un'altra macchina in arrivo.

Non molto diversa la vicenda capitata l'altra notte lungo la superstrada Milano-Meda, frequentatissima direttrice di traffico che collega il capoluogo lombardo con la Brianza. Se si eccettua il fatto, non proprio secondario, che l'uomo rimasto ucciso, Eugenio Dionigi Fumagalli, un tassista 47enne comasco di Carugo che lavorava a Milano, non aveva nulla a che fare con i due fidanzati di 21 e 16 anni rimasti incastrati tra le lamiere e che voleva aiutare a ogni costo dopo che la Fiat 600 della coppia era stata speronata da un Audi il cui autista era scappato dopo lo schianto senza prestare soccorso. Loro sono sopravvissuti, lui ha indossato il gilet catarifrangente per andare a soccorrerli, ma quando è uscito dalla sua macchina è stato travolto prima da un coetaneo alla guida di una Renault Clio e quindi da un ragazzo di 22 anni al volante di una Volksawagen Passat.

Il tassista, sintonizzato con il radiotaxi della cooperativa milanese «6969», è stato sbattuto con violenza sull'asfalto dopo un volo di parecchi metri ed è morto sul colpo. È accaduto intorno alle 3.30 della notte tra sabato e domenica, nel tratto della superstrada compreso tra Binzago e Cesano Maderno, in direzione di Como. Sono stati gli investigatori della Polstrada di Milano ieri all'alba a identificare, anche grazie alla targa dell'Audi smarrita nell'incidente, il pirata della strada che avrà sulla coscienza questa tragedia e che, dopo aver urtato la vettura della coppia di 20enni è fuggito. Si tratta di un ragazzo di 26 anni che se ne era tornato a casa mettendosi a letto tranquillo. Il ragazzo, una volta stanato, ha provato anche a negare di essere rimasto coinvolto nell'incidente ma l'evidenza della targa e le condizioni della sua auto, rimasta incidentata, gli hanno impedito di andare molto oltre con le menzogne.

L'auto del povero Fumagalli («Zulu38» è la sigla del suo taxi) è arrivata nel punto in cui c'era appena stato l'incidente e l'uomo ha notato immediatamente la Fiat 600 ribaltatasi dopo l'impatto con l'Audi in fuga e le due persone intrappolate all'interno. Così si è fermato a bordo della carreggiata ed è sceso dalla vettura non dopo aver indossato il giubbotto salvavita. Proprio in quel momento però sono sopraggiunte una di seguito all'altra le altre due vetture. Entrambe hanno prima speronato la Fiat 600 dei fidanzatini, quindi l'uomo al volante della prima, la Renault Clio - ferito in maniera non grave - ha sbattuto per aria e il tassista e subito dopo la 26enne alla guida della Volkswagen Passat, rimasta illesa, lo ha schiacciato.

Nel giro di pochi minuti sono arrivate le ambulanze del 118 e gli uomini della Polstrada di Milano. Sono stati prestati così i soccorsi alle vittime del primo incidente, i due giovani fidanzati della Fiat 600, finiti all'ospedale San Gerardo di Monza in stato di choc, e al conducente della Clio, portato al pronto soccorso di Desio con qualche ferita.

Per Fumagalli non si è potuto fare nulla.

Commenti