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Tegola per l'ex senatore Formigoni. Sequestro cautelativo di 5 milioni

Ma l'ex governatore della Lombardia: "Falso, non li posseggo"

Tegola per l'ex senatore Formigoni. Sequestro cautelativo di 5 milioni

Milano - Un sequestro cautelare di 5 milioni di euro. È quanto disposto dalla Procura della Corte dei conti di Milano a carico di Roberto Formigoni (nella foto). La somma corrisponderebbe alle «utilità» ricevute dall'ex governatore lombardo nell'ambito della vicenda Maugeri, per cui è stato condannato a 6 anni di carcere in primo grado.

La misura cautelare riguarda anche altri imputati dello stesso processo penale. In totale i sequestri disposti dalla Procura contabile ammontano a circa 33 milioni di euro, per un danno erariale contestato di circa 60 milioni. Secondo la Corte, è accertata «l'esistenza di un sistema illecito» per la «distrazione delle risorse economiche dalle finalità pubbliche». Formigoni, quando era presidente della Regione Lombardia, si sarebbe adoperato per «drenare illecitamente una ingentissima quantità di risorse pubbliche». La Procura della Corte dei conti spiega anche che l'ex senatore non ha pagato la provvisionale di 3 milioni dovuta in solido con due coimputati alla Regione, secondo la sentenza del Tribunale. In particolare i beni sequestrati a Formigoni consistono in 15 immobili (14 a Lecco, tutti in uno stesso complesso, e uno a Sanremo. L'ex governatore ne è proprietario per un terzo). Oltre a tre conti correnti e crediti istituzionali. Si tratta di crediti provenienti dall'attività svolta negli anni alla Camera, in Senato, al Parlamento europeo e al Pirellone. Sono compresi, si legge nell'istanza di sequestro di 90 pagine, vitalizi, pensioni e indennità. «La notizia è falsa - replica Formigoni -, la Corte dei conti non mi ha sequestrato nulla perché nulla posseggo. I 5 milioni sequestrati? Non ho mai posseduto e non posseggo questa cifra». L'11 luglio è fissata l'udienza per discutere le misure cautelari disposte dalla Procura.

CBas

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