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La tentazione di Mr Alibaba: "Stop, non morirò di lavoro"

Il NY Times: Jack Ma lascia il colosso da 420 miliardi Lui frena. Ma dice: "Meglio la spiaggia dell'ufficio"

La tentazione di Mr Alibaba: "Stop, non morirò di lavoro"

«Non voglio morire in ufficio, meglio farlo in spiaggia sotto a un ombrellone». Se a dirlo fosse stato uno qualunque, uno di noi che ogni tanto ci divertiamo a fantasticare su cosa faremmo con uno, 10 o 37 miliardi, non sarebbe stata una notizia. Ma se lo annuncia sul New York Times il signor Jack Ma che, 37 miliardi sul conto ce li ha sul serio perché è il patron di Alibaba, l'Amazon cinese, la faccenda cambia.

L'intervista è stata pubblicata venerdì e ieri l'uomo più ricco di Cina, nonché il 19° più ricco del mondo, è finito sulle prime pagine dei siti e nei discorsi di tutte le persone normali che per un attimo si sono sentite uguali a uno di questi irragiungibili Paperoni. Mister Alibaba, che già nel 2013 aveva abbandonato la carica di «ceo» (chief executive officier), spiegava fra l'altro che si sarebbe dimesso da presidente domani, nel giorno del suo 54° compleanno. E qualche giorno prima aveva detto: «Non potrò mai essere ricco come Bill Gates ma c'è una cosa che posso fare meglio di lui, cioè ritirarmi prima».

Il fondatore di Microsoft aveva lasciato nel 2014 a 59 anni, ma evidentemente a questo livello una scelta come la sua è più unica che rara. Essere multimiliardari e bere cocktail in spiaggia sono due cose che non vanno insieme, perché se in fondo il tuo obiettivo è quello di bere cocktail in spiaggia multimilionario non lo diventi. Infatti poi è arrivata la smentita, direttamente sul South China Morning Post che è di sua proprietà: sembra che domani Jack Ma si limiterà a svelare un piano di successione da qui ai prossimi dieci anni restando però presidente del gruppo. «L'articolo del New York Times è stato estrapolato dal contesto ed è di fatto sbagliato», ha spiegato il suo portavoce. In attesa di scoprire i dettagli l'unica certezza è che «Jack» (deve il suo nomignolo a una sua amica di penna americana, in patria è noto come Ma Yun) continuerà a seguire le orme di Gates su un altro fronte, quello della filantropia. Ex insegnante, il miliardario da quatto anni ha creato una fondazione il cui obiettivo è sostenere l'educazione dei bambini nelle campagne cinesi. E da questo punto di vista il suo impegno continuerà. Il disimpegno dal lavoro, invece, per ora rimane una tentazione.

L'uomo che iniziò a lavorare guidando i turisti americani nella sua città, Hangzou, che migliorò il suo inglese fino a diventare docente, che nel 1999 insieme a 18 amici diede vita a quello che oggi è un colosso dell'e-commerce da 420 miliardi di dollari, e che dopo l'avvento degli smartphone inventò anche un sistema di pagamento elettronico mobile (Alipay, più o meno l'equivalente orientale di Paypal) riflette.

Ma già solo per questo, e per aver confessato che il suo idolo è Forrest Gump («perché non si arrende mai e perché si gode la vita») si merita tutta la nostra simpatia.

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