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Terrorismo, sale l'allerta "Europa nel mirino Isis con attentati devastanti"

Gli 007 britannici: il Califfato non fermerà gli attacchi. Su web nuove minacce al Papa

Terrorismo, sale l'allerta "Europa nel mirino Isis con attentati devastanti"

«Daesh (lo Stato islamico) aspira ancora a dirigere attacchi devastanti e complessi» in Europa, secondo Andrew Parker, capo dell'MI-5, il servizio segreto interno britannico. Non solo: l'antiterrorismo di Sua Maestà ha sventato da marzo 2017 circa un attentato al mese sul suolo inglese. E due giorni fa il sito specializzato americano Site ha scoperto un fotomontaggio in rete del Califfato con Papa Francesco e un coltellaccio pronto a colpirlo.

Il capo dell'intelligence interna britannica ha preso la parola ieri a Berlino in un conclave dei responsabili dei servizi di sicurezza degli stati membri dell'Unione europea. «Nonostante Daesh abbia perso il falso Califfato, con le sue roccaforti in Siria e Iraq, affrontare il gruppo terroristico richiederà ancora un'attenzione internazionale considerevole negli anni a venire» ha dichiarato Parker. Il capo dell'intelligence è convinto «che le perdite territoriali» dello Stato islamico non fermeranno i piani per nuovi «attentati devastanti e complessi» in Europa. Dall'attacco a Westminster del marzo 2017 sono stati sventati sul suolo britannico ben 12 attentati. In pratica quasi uno al mese secondo le informazioni rese note da Parker a Berlino. Il capo dell'MI-5 ha anche fatto notare che negli ultimi due anni, quando il Califfato ha cominciato a perdere le sue «capitali», Sirte, Mosul e Raqqa sono stati sferrati 45 attacchi in Europa. Parker ha sottolineato che, nonostante la Brexit, la condivisione delle informazioni fra le agenzie di sicurezza del vecchio continente è «più importante che mai» per contrastare «un'intensa ed implacabile minaccia terroristica» che durerà ancora anni.

Il premier britannico Theresa May vuole continuare ad usare le informazioni raccolte dal sistema europeo Galileo. La Commissione di Bruxelles ha deciso di spostare il centro di comando e controllo dalla Gran Bretagna alla Spagna in seguito alla volontà inglese di uscire dalla Ue.

Dopo l'attacco di domenica nel centro di Parigi del giovane terrorista ceceno, Khamzat Azimov, l'antiterrorismo sta stringendo il cerchio sulla rete dei complici. I genitori dell'attentatore suicida armato di coltello sono in stato di fermo. A Strasburgo è stato arrestato e trasferito a Parigi un coetaneo di origine cecene, amico per la pelle del terrorista ucciso dalla polizia. Si è scoperto che Azimov non solo era schedato come fiche S, ovvero potenziale jihadista, ma un anno fa è stato interrogato perchè aveva legami con i volontari della guerra santa partiti per la Siria. Il giorno dell'attacco nella capitale francese a colpi di coltello con un morto e quattro feriti, la propaganda dello Stato islamico ha messo in rete l'ennesima minaccia al Santo Padre. Un fotomontaggio di Francesco seduto, stanco e pensoso con un coltellaccio in primo piano pronto a colpirlo.

Il Papa o il Vaticano sono stati minacciati 37 volte dai terroristi delle bandiere nere.

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