Cronache

Tess, il cacciatore di pianeti (im)possibili. Così il satellite scruterà lo spazio profondo

In orbita a 8 chilometri. Obiettivo: i corpi celesti fuori dal sistema solare

Tess, il cacciatore di pianeti (im)possibili. Così il satellite scruterà lo spazio profondo

Brillano le stelle, non brilla solo il sole. Ma tutti i mondi possibili, noi li andremo a cercare. Per capire se esiste un altro pianeta come il nostro, a chilometri e chilometri da noi. Esistono pianeti che ruotano attorno a stelle lontane, pianeti di cui non conosciamo l'esistenza. Pianeti che vanno scoperti, trovati, catalogati. Tess è partito; la sua missione durerà due anni. Un'impresa, ma per ora è andato tutto bene. E Tess sta a 8mila km di altezza, questa la sua orbita attuale. Cercherà esopianeti: pianeti simili al nostro, ma nemmeno nello stesso sistema solare. Pianeti lontani che ruotano attorno a stelle che non sono la nostra. Già Kepler aveva tentato lo stesso viaggio e la stessa ricerca. Aveva scoperto l'esistenza di circa 3600 esopianeti. Ma Tess, che sta per transiting exoplanet survey satellite, avrà una marcia in più e sarà migliore: i dati di Tess permetteranno di osservare stelle dalle 30 alle 100 volte più luminose di quelle osservate da Kepler. Ed è costato tanto, questo cacciatore di pianeti: 337 milioni di dollari. Il lancio è avvenuto nella notte del 18 aprile ed è stato posticipato di due giorni per verifiche. Progettato dalla NASA e sviluppato dal Mit e costruito da Orbital ATK, Tess è stato lanciato con successo dalla rampa di lancio 40 di Cape Canaveral, con il razzo Falcon 9. Quello di Elon Musk. Dovremo aspettare 60 giorni per vederlo all'opera. Andrà ad analizzare le stelle, trovando i punti di luce meno luminosi. Immaginandoci una lampada e un oggetto posto tra noi e questa lampada, possiamo capire il funzionamento di Tess: l'oggetto frapposto tra Tess e la brillantezza della stella sarà visibile. L'obiettivo, infatti, è quello di scovare pianeti nelle orbite delle stelle più luminose che si trovano nei pressi del nostro sistema solare. Si tratta di circa 200.000 stelle. E per farlo, osserverà le variazioni e le pieghe della luce. Quando i pianeti si frappongono tra la sonda e la stella osservata dagli strumenti, diventano maggiormente visibili. La diminuzione di luminosità nel punto attraversato da un pianeta indicherà la sua presenza.

Ogni due minuti, Tess scatterà delle fotografie che verranno immagazzinate come francobolli, detti postal stamps, catturate da 4 fotocamere a campi d'osservazione adiacenti, con tempo di esposizione di 2 secondi e che vanno accoppiate per coprire un arco di volta celeste che arriva a 24° di larghezza e 96° di altezza.

L'analisi delle stelle maggiormente luminose sarà fatta partendo da un ritaglio, un dettaglio di campo.

Le immagini aiuteranno a capire come si muove la luce al passaggio del pianeta intorno alla stella. Altre fotografie, più ampie, a qualità più alta (Full-Frame Images), saranno scattate ogni 30 minuti.

Tess è oggetto orbitante che guarda stelle che brillano, un piccione viaggiatore fatto a telescopio, che ci permetterà di conoscere qualcosa in più di questo universo che conosciamo ancora così poco.

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