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Le toghe a lezione degli ex Br: scoppia la polemica tra giudici

Due brigatisti terranno una lezione nella sede della Scuola della magistratura. La figlia del giudice Galli protesta: "Questa gente ha ucciso per sovvertire lo Stato"

Le toghe a lezione degli ex Br: scoppia la polemica tra giudici

L'ultimo scempio della giustizia italiana porta ancora una volta il marchio delle Brigate rosse. Gli ex terrorista Adriana Faranda e Franco Bonisoli, dissociati dalla lotta armata da circa un trentennio, sono stati invitati a partecipare nella sede della Scuola della magistratura a un corso di formazione per i giudici sulla giustizia riparativa che si aprirà domani a Scandicci. L'invito ha provoca una ridda di polemiche tra le toghe.

Da domani a venerdì prossimo si terrà un seminario di tre giorni su Giustizia riparativa e alternative al processo e alla pena. A organizzare la tre giorni è la scuola superiore della magistratura. Giovedì è prevista una sessione dal titolo Incontro con la giustizia riparativa: testimonianze, riflessioni, confronto. Intorno allo stesso tavolo siederanno Franco Bonisoli, ex membro del comitato esecutivo delle Brigate rosse nel 1978 nonché componente del commando che rapì Aldo Moro e uccise i cinque uomini della scorta; Adriana Faranda, ex brigatista che partecipò alla gestione del sequestro; Agnese Moro, figlia del leader democristiano assassinato; Sabina Rossa, figlia dell’operaio comunista Guido Rossa ucciso dai brigatisti il 24 gennaio 1979; Manlio Milano, marito di Livia Bottardi, una delle vittime della strage di piazza della Loggia a Brescia, 28 maggio 1974.

La presenza di due brigatisti ha scatenato le ire dei magistrati. E sulla mailing list delle correnti di sinistra della magistratura si apre un dibattito acceso tra chi difende l'iniziativa e chi invece la ritiene "assurda". È "attonita", prima ancora che "amareggiata", Alessandra Galli, figlia del giudice Guido ucciso da Prima Linea, che esprime il proprio "sconcerto" non per l'argomento dell'incontro, "ma per la decisione di invitarvi Adriana Faranda". "È inaccettabile il dialogo in una sede istituzionale come questa con chi ha ucciso per sovvertire lo Stato e la Costituzione alla quale noi, come magistrati abbiamo giurato fedeltà".

Analoghe le riserve del procuratore di Torino Armando Spataro: "Le mie perplessità non sono affatto collegate all'oggetto del corso, ma alla presenza di ex terroristi in una Scuola di Formazione per Magistrati".

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