Cronache

Il tormento di Antonietta "Per le mie bambine volevo un papà migliore"

I messaggi vocali della mamma a un'amica E nelle telefonate la paura delle due figlie

Il tormento di Antonietta "Per le mie bambine volevo un papà migliore"

Ogni minuto che passa è un tormento per Antonietta Gargiulo, catapultata in una realtà dove la sua famiglia non esiste più. La donna, ricoverata ancora in terapia intensiva al San Camillo di Roma, sta affrontando i suoi fantasmi, mentre emergono particolari sempre più chiari del rapporto difficile che aveva con il marito Luigi Capasso, l'uomo che il 28 febbraio corso l'ha ferita e ha ucciso le figlie, prima di rivolgere l'arma contro se stesso.

Antonietta in quel matrimonio durato sedici anni ci aveva creduto. Ma poi era stata umiliata, svergognata, tradita. «Volevo una vita migliore per le mie figlie, un padre migliore e questo mi ritrovo», è uno degli ultimi messaggi vocali inviati a un'amica. «Dice che viene a prendere il caffè e parcheggia di traverso con l'auto di fronte al portone: non viene a prendere il caffè, è un atto intimidatorio», spiega in un altro. Michela, la persona che le era stata accanto proteggendola in questi mesi e occupandosi spesso delle ragazzine, sapeva che Antonietta aveva paura, tanta paura. Per lei e per loro. E la decisione di separarsi da quell'uomo, che aveva seguito da Napoli per amore, era arrivata dopo le ultime violenze del carabiniere. Il 3 febbraio lui per l'ennesima volta aveva mostrato la sua rabbia.

«Ha preso Antonietta per i capelli, l'ha sbattuta per terra e ha cominciato a picchiarla - ha raccontato Michela -. Le bambine non le sentivamo fino a che Antonietta si è accorta che non c'erano. Luigi aveva chiuso le bambine a chiave nella stanza mentre in un'altra stanza prendeva a botte la moglie. Solo quando lei ha detto che se ne sarebbe andata e che doveva aprire le bambine per prendere le sue cose dalla camera sono potuta entrare e mi sono trovata di fronte le figlie. Loro erano in piedi abbracciate». «Ricordo ancora che Martina, la più piccola, tremava come una foglia - ha proseguito -. In mano una coroncina e pregava Gesù, Gesù e mi stringevano. Intanto lui di là continuava a picchiare Antonietta. Poi lui quando si è reso conto che io ero arrivata alle bambine è venuto nella stanza, ma con Antonietta siamo riuscite ad uscire da quella casa e a portarle via».

Antonietta aveva sopportato di tutto, anche i tradimenti. Ma aveva trovato il coraggio di lasciarlo quando aveva iniziato a notare che Alessia, la più grande, era diventata taciturna. Anche la piccola non era tranquilla. In un'altra telefonata in cui Gargiulo chiede un'altra possibilità, la moglie risponde di avergliene date tremila. E quando lui incalza per vedere le figlie, lei gli spiega che tutti i giorni chiede loro se vogliono incontrare il papà. «Ma Martina ha paura, non le va, loro devono fare un percorso - sottolinea Antonietta -. Lo so io quanto sono state male, quanto hanno sofferto.

Io ora devo pensare alla mia serenità e alla loro».

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