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Toti promette ai ragazzi: «Basta dittatura rossa»

Il candidato governatore del centrodestra prosegue il tour elettorale in Liguria e scommette sui giovani: «Dieci anni di declino, liberiamo insieme la Regione»

Toti promette ai ragazzi: «Basta dittatura rossa»

nostro inviato a Ventimiglia (Im)

Il voto dei giovani. I giovani che ci credono. L'altra faccia della Liguria che risponde con le strette di mano e gli applausi allo slogan della coalizione di centrodestra cioè: «cambiaresipuo». L'inno di battaglia scelto da Giovanni Toti per spodestare, dopo dieci anni, la «dittatura rossa che ha fatto a pezzi la Liguria». È cominciato ieri di buon mattino a Ventimiglia, fra i giovani, in mezzo ai giovani, per ascoltare le loro idee e la loro voglia di rinnovamento, il tour elettorale nella provincia di Imperia del candidato alla presidenza della Liguria «C'è grande voglia di cambiare, la sinistra ha governato per 10 anni questa regione lasciandola declinare in ogni ambito - ha esordito Toti - La squadra, è competitiva e coesa e dal primo Giugno entreremo in piazza De Ferrari come vincitori. La sfida non è vincere le elezioni ma cambiare questa regione e farla diventare una regione dove c'è benessere e lavoro per i giovani considerato che adesso la disoccupazione giovanile in Liguria ha raggiunto il 45 per cento contro il 26, di quando alla guida c'era un governo di centrodestra» E poi, rassicurando la gente del Ponente ha precisato: «Non sarà una regione genovacentrica la nostra, c'è bisogno che ogni provincia abbia la sua individualità ed abbiano voce in capitolo e pari dignità». I giovani, dunque. Accompagnato per l'intera giornata di ieri da un folto gruppo di ragazzi in testa ai quali c'era Annagrazia Calabria, Toti ha sottolineato che: «Vedere tanti ragazzi che credono in questo progetto di centrodestra rappresenta una speranza anche per il Paese, non solo per la Liguria». Il candidato di centrodestra dopo aver salutato i simpatizzanti in via della Repubblica dove era allestito un gazebo elettorale si è dedicato ad una visita nella città di confine. Al mercato comunale Toti ha incontrato i frontalieri e con loro si è impegnato firmando una proposta della categoria per mettere tra le deleghe di giunta una che si occupi in maniera specifica dei frontalieri e delle loro problematiche. Il «Toti Tour» prevede una serie di soste: oggi sarà la volta della provincia di Savona, mentre venerdì 22 Toti si fermerà in varie zone della provincia di Genova e il 23 in quella di La Spezia. Anche ieri Toti ha voluto distillare per i cronisti alcune frasi significative a proposito del suo pensiero sul «Renzi way of life» che è un po' lo stile della sinistra in questa Regione. Disegnando un parallelo tra il governo centrale e quello della Regione Liguria, considerata dal premier una roccaforte in cui il test elettorale avrà il massimo delle ripercussioni, Toti ha sgombrato il campo dagli equivoci e ha sentenziato: «Una cosa è certa: per gli italiani questa non è la volta buona. Sull'immigrazione l'Europa ci sbatte la porta in faccia e intanto i nostri pensionati, che dovrebbero essere risarciti così come dichiarato dalla Corte Costituzionale, si vedono privati di questo diritto. Partiamo dalla Liguria per cambiare l'Italia, un Paese ormai oberato dalle tasse, dove a trovarsi bene sono rimasti solo gli stranieri, così come confermato oggi dall'Istat». Poi di nuovo in sella, per una biciclettata con i tutti i giovani lungo la pista ciclabile «Area 24».

«Voluta e avviata dal centrodestra», ha puntualizzato Toti con un sorriso.

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