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"Traffica coca". Gli Usa contro il vice di Maduro. E lui oscura Cnn

"Traffica coca". Gli Usa contro  il vice di Maduro. E lui oscura Cnn

Il presidente del Venezuela Nicolás Maduro torna di nuovo nell'occhio del ciclone. Fa discutere, infatti, in tutto il mondo la sua decisione di oscurare la Cnn in spagnolo. Colpa, secondo la decisione governativa, «dei suoi contenuti che in modo sistematico rappresentano un'aggressione contro la pace e la stabilità democratica nel Paese e favoriscono un clima di intolleranza». Maduro, insomma, torna nuovamente a scagliarsi contro quell'impero yankee dai tempi di Chavez considerato il capro espiatorio di tutti i mali. In realtà ad aver dato fastidio all'ex macchinista del metrò diventato presidente della Repubblica è stato uno speciale investigativo della Cnn «Passports in the shadow» che, la scorsa settimana, ha denunciato attraverso un documento confidenziale dell'intelligence come il nome del vice presidente Tareck El Aissami fosse collegato a 173 passaporti e documenti di identità venezuelani rilasciati a un gruppo di persone, alcune delle quali appartenenti a Hezbollah. Lo stesso El Aissami l'altroieri si è visto bloccare i suoi beni per oltre 3 miliardi di dollari, compresi due arei che servivano per portare cocaina negli Stati Uniti, dall'ufficio di controllo sugli attivi stranieri del Tesoro Usa (Ofac). Già governatore di Aragua e dal 4 gennaio scorso vice di Maduro, «Tareck el Aissami facilitava l'invio di narcotici ha comunicato l'Ofac , controllava la partenza della droga da una base aerea (quasi certamente la pista clandestina de La Mata, nello stato venezuelano di Apure) così come da svariati porti». Non piccoli quantitativi ma anche 4-5 carichi al giorno, ognuno con a bordo circa 1.000 kg di cocaina. Erano anni che Fbi e Dea stavano indagando su questo 42enne chavista doc, non solo perché ritenuto uno dei più importanti narcos oggi in circolazione ma anche per le sue attività di riciclaggio e il presunto appoggio dato ai terroristi di Hezbollah.

Maduro ha scelto lui come suo vice non tanto perché il «chavista patriota» Tareck era riuscito a trasformare Aragua stato che governava dal 2012 - nella regione con più omicidi al mondo, 142 ogni 100mila abitanti, ma perché lui è, assieme a Diosdato Cabello, uno dei pezzi da novanta del «cartel de los Soles», un'organizzazione narco-criminale, nata negli anni '90 con tra i primi fornitori le colombiane Farc di cui adesso Fbi e Dea cominciano ad avere più informazioni grazie anche alle confessioni degli arrestati tra cui spiccano i due nipoti di Maduro, arrestati negli Stati Uniti mentre tentavano d'introdurre 800 kg di coca.

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